Englaro, Lombardia dovrà risarcire. Il padre: "Ora nessuno soffrirà più"

L'amministrazione regionale condannata dal Tar per "ostruzionismo"

Englaro, Lombardia dovrà risarcire. Il padre: "Ora nessuno soffrirà più"

L'intenzione della Regione Lombardia è quella di non fare ricorso su una sentenza che ha condannato l'amministrazione locale a riscarcire Beppino Englaro, il padre di Eluana. La decisione è arrivata tre giorni fa, dal Tribunale amministrativo, che ha stabilito una cifra di 150mila euro, perché "si è rifiutata deliberatamente e scientemente di dare seguito" alle sentenze, "ponendo in essere un comportamento di natura certamente dolosa".

Eluana Englaro entrò in coma il 18 gennaio 1992, dopo una sbandata sul ghiaccio, finendo in stato vegetativo. Nel 2009, il 9 febbraio, morì alla clinica La Quiete di Udine, dopo le sentenze dei tribunali. Oggi la sentenza del Tar parla di ostruzionismo dalla parte della Regione, che impedì di "dare seguito alla volontà della figlia di non continuare a vivere quello stato di incoscienza permanente".

Ora Beppino Englaro commenta gli ultimi sviluppi della vicenda con sollievo.

"Ciascuno, se vuole, ha una strada tracciata per non entrare nelle zone grigie della medicina e della giurisprudenza e non soffrire come abbiamo sofferto noi", dice a Repubblica. Ma ricorda:"C'è voluto un quarto di secolo".

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