Box auto, scantinati, appartamenti e negozi. La mappatura delle moschee abusive, a Roma, è difficile da tracciare ed in continua crescita. E, proprio in queste ore, dal quartiere multietnico di Tor Pignattara, arriva una nuova segnalazione che riguarda un immobile "sospetto". Si tratta, forse, dell’ennesima moschea abusiva?
“Siamo di nuovo a commentare il rischio di proliferazione di centri di preghiera o moschee abusive sul territorio romano. Questa volta facciamo riferimento a un box in via Alò Giovannoli, nel V municipio, che starebbe subendo dei lavori di ristrutturazione per essere adibito ad altra funzione”, denunciano in una nota congiunta Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia, Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fdi ed Emiliano Corsi, capogruppo Fdi in municipio V.
Il pericolo, ipotizzano i tre esponenti allertati dalla segnalazione di un gruppo di residenti che hanno notato i lavori in corso, è che "all'interno della struttura possa essere costituita una di quelle moschee abusive che già proliferano su tutto il territorio". Eppure, proseguono, "dal municipio V e dal Campidoglio tardano ad arrivare risposte alle richieste di chiarimento e questo ci preoccupa anche perché in quella stessa via è già attiva una moschea regolarmente frequentata".
Siamo di fronte ad una nuova moschea camuffata da associazione culturale? Chissà, di certo sappiamo che le istituzioni interpellate, nonostante gli appelli, non hanno ancora provveduto ad effettuare le verifiche richieste.
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