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Equitalia, bollettino da oltre 17 milioni “da pagare entro 5 giorni”

Andrea Ghiotto, maxi evasore fiscale, ha ammesso di non riuscire a pagare l’intero importo neppure lavorando un'eternità

Equitalia, bollettino da oltre 17 milioni “da pagare entro 5 giorni”

Tramite bollettino postale è arrivato il conto salato, anzi salatissimo, che Andrea Ghiotto dovrà pagare al fisco. Più di 17 milioni di euro, per la precisione 17.154.912,50 euro, entro 5 giorni. Questo il bollettino che il maxi evasore fiscale venerdì scorso si è visto recapitare a casa per posta da Equitalia. L’ex imprenditore dell’Arzignano, nel Vicentino, che oggi abita a Zermeghedo, è colui che nel 2010 aveva dichiarato che l’evasione fiscale "non rappresenta un reato grave".

Un bollettino da incubo

Nel 2014 era stato condannato a pagare un milione all’Agenzia delle Entrate per danno d’immagine. Chissà se lo pensa ancora oggi che da pagare ci sono ben oltre 17 milioni di euro. Ammonta a tanto il debito che Ghiotto ha con lo Stato, maturato in anni di false fatturazioni, fra Iva non versata, danno di immagine all’Agenzia delle Entrate, interessi accumulati e multe. Somma che forse crescerà nel tempo, se non pagata subito. Nel suo curriculum non mancano neanche usure ed estorsioni. Ghiotto in passato è stato arrestato più volte e ci sono ancora procedimenti aperti nei suoi confronti. Adesso che, come anche da lui stesso sostenuto, ha cambiato vita, ecco arrivare il maxi bollettino postale da pagare in una unica rata“entro cinque giorni dalla data della notifica”. Al 50enne il bollettino è stato recapitato lo scorso martedì 7 dicembre ma in passato aveva già ricevuto una cartella esattoriale con la medesima cifra.

Dovrebbe lavorare per l'eternità

Come riportato dal Corriere del Veneto Ghiotto ha asserito: “Non so nemmeno che conti abbia fatto il Fisco. Di certo, se anche arrivassi a pagare trecento euro al mese non so quante vite mi ci vorrebbero per pagare l’intero importo, nemmeno lavorando per tutta l’eternità...”. Anche perché il lavoro che ha adesso, part-time, non gli permette un reddito alto. “Ho uno stipendio basso: lavoro part-time per una concessionaria, e il sabato mattina faccio lavori di pubblica utilità per il comune di Grisignano, come tagliare l’erba del campo da calcio, e poi ho anche il mantenimento del figlio” ha raccontato l’uomo che sta finendo di scontare la sua pena con l’affidamento in prova ai servizi sociali. Oggi Ghiotto paga le tasse, non frequenta brutta gente e ha messo la testa a posto, lavorando e cercando di fare del suo meglio come papà.

Il 50enne, che è un uomo libero ma che ha diverse restrizioni da osservare, vorrebbe pagare il suo conto con la giustizia, ma l'ex presidente dell'Arzignano Grifo calcio a 5, ammette di non averne la possibilità: "Io vorrei anche pagare tutto, perché credo che abbiano lavorato tanto per fare i conti del mio caso, ma anche se il risultato è fuori da ogni logica. No, non ho la trattenuta del quinto dello stipendio, perché sono sotto la soglia.

Guadagno troppo poco, perché ho un contratto part time, e comunque anche un figlio a carico. Se mi tolgono il 20 per cento dovrei andare a rubare per arrivare alla fine del mese". Insomma, a conti fatti non sembrano esserci soluzioni.

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