Esami di guida taroccati a Imperia: denunciati tre stranieri

Si erano attrezzati proprio come delle spie: chi con la microcamera hi-tech infilata nella scollatura della camicia; chi con l’auricolare di ultima generazione. L’obiettivo era lo stesso: superare i quiz dell’esame di guida alla Motorizzazione civile di Imperia. Un’impresa già difficile per chi è italiano, figuriamoci un po’ per un albanese e un bengalese.

Tutto ha avuto inizio, durate la sessione del 24 agosto scorso, quando alcuni membri della Commissione di esame smascherano un albanese di 48 anni, S.A., che armeggia all'altezza della della camicia, proprio dove cercava di occultare una micro-camera attraverso la quale mostrare, in tempo reale, il contenuto delle domande a un complice: L.A., di 32 anni, che da quel servizio avrebbe guadagnato ben 2.500 euro.

Questa, infatti, è la somma che gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato nelle tasche del quarantottenne. Intercettato pochi minuti dopo dalla Volante, il complice ha inizialmente negato ogni addebito ma è stato sconfessato proprio dalle dichiarazioni dell'aspirante automobilista che, al contrario, ha confermato di avere ricevuto, direttamente da lui, poco prima dell'inizio della prova, la strumentazione per superare i test.

Per occultare meglio la microcamera, il complice aveva consegnato al candidato una camicia con una particolare scollatura in grado di filmare, in presa diretta, le immagini delle domande somministrate nel corso della prova. A quel punto, gli agenti hanno deciso di monitorare anche le altre sedute di esame e, il 31 agosto scorso: B.M.

, 31 anni, bengalese, è stato intercettato con indosso un auricolare, pronto a ricevere le comunicazioni del complice. Per entrambi gli aspiranti automobilisti la prova è stata annullata. I tre, dunque complice compreso, sono stati denunciati per la violazione dell'articolo 1 della legge 475 del 1925.