Il sindaco di Genova Marco Bucci, commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto, ha depositato in procura il progetto per la demolizione del viadotto.
Il magistrato, rispondendo a chi gli chiedeva se si potesse allestire il cantiere per la demolizione già il 15 dicembre, ha risposto che "l'intenzione del sindaco commissario è di allestire il cantiere in basso, nelle zone non coperte da sequestro. Ed è chiaro che lo può fare. Per il resto si dovrà attendere il parere dei periti".
Oltre allla parte di ponte rimasta in piedi, verranno abbattute anche un centinaio di case nella "zona nera", su un totale di 256 abitazioni sfollate. Il progetto per la demolizione è stato firmato da dieci aziende, dato che "non ne esiste una sola in grado di fare tutto, devono essere consorzi di aziende. Le tecnologie sono separate, specifiche, e devono essere uniformate". Infatti, per abbattere gli edifici, verranno usate tre tecniche diverse: "ci saranno delle gru enormi, ci sarà la 'strand jack' e poi ci sarà ovviamente la tecnica dell'esplosione che verrà usata per alcune parti particolari soltanto dal lato est". Lo 'standard jack' verrà usato per sollevare i carichi pesanti:"si appoggia sui lati del ponte ne taglia un pezzo e pian piano lo fa cadere per terra attaccato a dei cavi di acciaio".
Per quanto riguarda la ricostruzione di un nuovo viadotto, il sindaco di Genova ha precisato che "i tempi sono quelli per iniziare a costruire alla fine del mese di marzo".
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