Espulso un marocchino che aveva esultato per gli attentati di Barcellona

Il monitoraggio è avvenuto in carcere, durante il periodo di detenzione si è scoperto che il marocchino 32enne aveva esultato per gli attentati di Barcellona

Espulso un marocchino che aveva esultato per gli attentati di Barcellona

Il monitoraggio in carcere di un marocchino di 32 anni ha rivelato che aveva esultato durante gli attentati di Barcellona in cui morirono 13 persone nel 2017

Un camion si lanciò a velocità folle sulla rambla mietendo 13 vite e il marocchino espulso, dal carcere, ha esultato. Si è deciso quindi di cacciarlo dall'Italia con al motivo di "Sicurezza dello Stato". È la 85esima espulsione avvenuta da inizio anno. Il suo atteggiamento radicale ha aiutato la procedura di espulsione, avendo dimostrato in più occasioni la volontà che avvenissero altri attentati.

Nella nota diramata si legge quanto segue:“L’uomo, condannato per reati contro la persona, è stato sottoposto durante la detenzione ad attività di osservazione per aver esultato in occasione dell’attentato terroristico realizzato sulla Ramblas a Barcellona nell’agosto 2017. Dagli approfondimenti informativi svolti è emerso che il cittadino marocchino in diverse occasioni aveva auspicato anche il compimento di ulteriori simili attacchi, dando prova di una sua deriva radicale. Per tali motivi ne è stata decretata l’espulsione con accompagnamento alla frontiera; il 32enne è stato rimpatriato con volo da Milano Malpensa a Casablanca".

Il 32enne è stato quindi rimandato a casa con un volo che lo ha portato da Milano Malpensa fino a Casablanca, in Marocco.

I motivi riguarderebbero la "Sicurezza dello Stato". Con questo rimpatrio le espulsioni fatte dal governo da inizio anno sono 85, mentre da gennaio 2015 ad oggi ci sono state circa 322 espulsioni (dati di Repubblica).

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