Adesso la condanna a cinque anni di reclusione per estorsione aggravata è difinitiva. A stabilirlo è stata la Seconda sezione penale della Cassazione respingendo il ricorso presentato da Fabrizio Corona. Piazza Cavour ha convalidato la sentenza della Corte d’appello di Torino del 16 gennaio del 2012 che aveva inasprito la sentenza di condanna di primo grado. Il fotografo dei vip aveva chiesto 25mila euro all’ex attaccante juventino David Trezeguet per non pubblicare scatti che lo ritraevano in compagnia di una ragazza.
La Seconda sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Corona contro la condanna emessa dalla Corte d’Appello di Torino il 16 gennaio dell'anno scorso. In primo grado la pena per il fotografo dei vip era stata più mite: il 12 marzo del 2010 il tribunale di Torino gli aveva, infatti, inflitto tre anni e quattro mesi di reclusione. Questa mattina, quindi, la procura della Suprema Corte, rappresentata da Sante Spinaci, aveva chiesto il rigetto del ricorso. La vicenda giudiziaria, prima di passare per competenza dalla magistratura di Torino, era venuta a galla nell’ambito dell’inchiesta "Vallettopoli" portata avanti del pm John Woodcock. All’epoca il pm, ora alla Procura di Napoli, era in servizio a Potenza.
Secondo fonti giudiziarie, Corona dovrebbe scontare un cumulo di pene intorno ai sette anni e non avrebbe diritto ad alcun beneficio, avendo già passato un periodo di messa in prova. Per evitare che fuggisse, la polizia di Milano, a cui compete l’esecuzione dell’ordine di carcerazione, ne stava monitorando gli spostamenti da alcuni giorni.
Fabrizio Corona è attivamente ricercato dalla polizia di Milano che ne ha perso le tracce da quando oggi si è infilato in una palestra in corso Como. In uno dei bar nei pressi di casa sua, in via De Cristoforis, un barista riferisce di avergli fatto un caffè in mattinata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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