Esultò per la morte di Jole Santelli, la prof finisce alla sbarra

La docente aveva scritto sui social: "Una mafiosa in meno"

Esultò per la morte di Jole Santelli, la prof finisce alla sbarra

È stata rinviata a giudizio l’insegnante che nel 2020 esultò per la morte del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ex parlamentare di Forza Italia, già sottosegretario alla Giustizia.

L’imputata, Paola Castellaro, è una docente di Genova, ex attivista del Movimento 5 Stelle, accusata di diffamazione tramite Facebook, aggravata dall’uso del mezzo di pubblicità. L'atto di citazione di rinvio a giudizio è stato depositato la scorsa settimane dal pm Walter Giuseppe Francesco Cotugno.

La procura di Genova ha emesso una citazione diretta a giudizio perché – secondo la tesi accusatoria - l'insegnante, dopo la notizia della scomparsa della presidente Jole Santelli, avvenuta il 15 ottobre 2020, aveva scritto: "Evvai! Una mafiosa di meno!!! Speriamo chiami Silvio, Giorgio, Sergio, ecc. ecc.". Il commento era stato poi rimosso dal profilo social della docente. Profolo che successivamente fu anche oscurato a seguito di proteste e segnalazioni. Con quelle frasi – secondo il pubblico ministero titolare del fascicolo – la docente “offendeva la reputazione" dellla Santelli, violando l’articolo 595 comma terzo del Codice penale.

Il post suscitò tanta indignazione, non solo nel mondo della politica e delle istituzioni. Le proteste furono tante, ad ogni livello, e numerosi anche gli attestati di vicinanza e solidarietà rivolti alla famiglia della più volte parlamentare della Repubblica, deceduta per un male incurabile.

Paola Castellaro finì iscritta nel registro degli indagati, dopo la presentazione di una querela da parte di Paola e Roberta Santelli, sorelle di Jole - assistite dall'avvocato Sabrina Rondinelli -, nel gennaio del 2021. La donna venne anche sospesa dall’insegnamento pochi giorni dopo, al termine di un procedimento disciplinare avviato dall’Ufficio scolastico per la Liguria. In quel tempo, infatti, Castellaro insegnava presso il liceo statale Pertini di Genova.

Nel suo pur breve mandato da governatrice della Calabria, la Santelli ha lasciato il segno nella Regione: a lei è infatti stato intitolato, poco dopo la sua morte, il palazzo della Giunta. All’evento parteciparono, oltre all’allora presidente facente funzioni della Giunta Nino Spirlì e agli assessori regionali, i parenti della presidente Santelli e le massime autorità istituzionali della Calabria.

Nel corso della cerimonia era stata inaugurata una targa, posizionata nell’ingresso principale della Cittadella regionale. La stele era stata stata benedetta dell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

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