Quando il sole picchia duro c’è poco da fare, rinfrescarsi diventa una necessità. E, come tanti altri suoi coetanei, anche un 21enne di Villaricca, in provincia di Napoli, aveva deciso di combattere l’afa facendo un bel tuffo in piscina. Solo che quel ragazzo, e proprio in quel momento, non avrebbe dovuto trovarsi a godere della frescura dell’acqua e del caldo della bella stagione ma sarebbe dovuto rimanere a casa dalla quale non poteva uscire in quanto ristretto ai domiciliari per rapina.
Durante uno dei soliti controlli di routine sulle persone destinatarie di misure cautelari o detentive “in casa”, i carabinieri della compagnia di Giugliano hanno scoperto che il ragazzo non era dove avrebbe dovuto essere e cioè nella sua abitazione. Era sceso nel cortile interno del condominio dove si trova l’appartamento in cui abita (e che non avrebbe dovuto lasciare) per andare a fare un tuffo nella piscina che avevano allestito i vicini per combattere la calura estiva e che era frequentata dalle persone che resiedono nel complesso abitativo. I militari, constatata la flagrante violazione dei obblighi derivanti dallo stato (violato) dei domiciliari, non hanno sentito ragioni e sono scattate immediatamente le manette e il ragazzo s'è trovato di nuovo nei guai.
Il giovane, ora, ha rimediato anche un'accusa per il reato di evasione.
Il ragazzo si trovava ai domiciliari perché era stato arrestato alla fine dello scorso mese di maggio in quanto era stato ritenuto responsabile, insieme a un 19enne anch’egli di Villaricca e a un 20enne di origini tunisine di aver aggredito e derubato un cittadino dello Sri Lanka in pieno centro a Napoli poco lontano dalla zona di Piazza Dante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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