Gli strascichi di Expo sono ancora presenti. Una spada di Damocle che pende sulla testa di Giuseppe Sala. Motivo? Le bonifiche dell'Esposizione che, come rileva il Fatto, si pensava costassero 6 milioni di euro e invece sono già costate 73. "La società guidata da Giuseppe Sala ha anticipato i soldi e avrebbe dovuto rivalersi su Arexpo, la società proprietaria dei terreni, che a sua volta dovrebbe farsi restituire il denaro dai precedenti proprietari privati.
Ma la catena si è interrotta subito: Sala, in procinto di lasciare l’incarico per dedicarsi alla corsa da aspirante sindaco, non ha mai chiesto indietro nulla, nonostante parte delle bonifiche sia stata portata a termine già nel 2013", si legge sul Fatto.Il rischio è che alla fine i costi rimarranno sulla società pubblica Expo spa e quindi ricadranno sui cittadini.
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