Il sogno di tutti si trasforma in un incubo. Fa tredici al Totocalcio ma gli negano la vincita da un miliardo di lire. L'Odissea giudiziaria, iniziata il primo novembre del 1981 per Martino Scialpi, commerciante ambulante di Martina Franca (Taranto), è approdata alla procura di Potenza.
Sono 36 gli indagati, tra cui i vari presidenti del Coni che si sono succeduti in oltre 30 anni di cause, 11 magistrati dei tribunali di Taranto, Bari e Roma, ufficiali della Guardia Finanza, un dirigente dell’Azienda Monopoli di Stato e alcuni avvocati del foro di Roma, di Taranto e dell’Avvocatura dello Stato. La vicenda giudiziaria è arrivata a Potenza perché è la sede competente a indagare su vicende che riguardano magistrati in servizio presso il distretto della Corte di appello di Lecce, al quale Taranto appartiene.
La schedina è stata dichiarata autentica, ma il Ministero delle Finanze e il Coni si sono sempre rifiutati di pagare perchè sostengono che la matrice del tagliando non sia mai arrivata all’archivio corazzato del Totocalcio. A dare il via all'indagine è stata una denuncia depositata da Scialpi il 29 maggio 2014.
Il gip del Tribunale di Potenza, Michela Tiziana Petrocelli, dopo aver accolto l’opposizione della parte offesa alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero, ha fissatoil 6 aprile l’udienza camerale per discutere sul da farsi.
La causa civile per adempimento contrattuale avviata al tribunale di Roma è invece fissata per il 27 ottobre.
Il giudice civile Federico Salvati aveva sollecitato le parti a tentare una conciliazione tenendo conto dell’obiettiva incertezza dell’esito della lite e della particolarità della vicenda oggetto di causa, ma il Coni non ha ritenuto di aderire alla richiesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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