"Penso che a mettere la bomba sia stato Luigi Mario Favoloso, un nome che è tutto un programma, il fidanzato della mia ex moglie Nina Moric". L'accusa pesantissima viene lanciata da Fabrizio Corona nel corso del processo milanese in cui è imputato per intestazione fittizia dei beni. L'ex re dei paparazzi, rispondendo alla domanda del presidente del collegio, Guido Salvini, se nutrisse dei sospetti riguardo alla bomba carta esplosa nei pressi della sua abitazione nella notte del 16 agosto 2016 (episodio in seguito al quale si scoprì il suo tesoretto ndr), Corona ha indicato Favoloso come l'autore dell'agguato spiegando che il movente sarebbe stato fargli togliere la custodia del figlio Carlos, nato dalla sua relazione con la Moric, "dimostrando che vivevo in una situazione di pericolo".
E quando il giudice Salvini gli chiede perchè non ha mai esposto prima agli inquirenti questo suo sospetto, Corona ha risposto: "Nessuno mi ha mai chiesto se avessi dei sospetti". Per l'ex fotografo dei vip "due erano le persone fastidiose" che aveva pensato avessero a che fare con l'agguato: "Uno era un tizio di Buccinasco che aveva fatto un contratto con la mia società Fenice, ma che poi non fece il lavoro. È un pazzo cocainomane, minacciava la Persi tanto che lei l'ha querelato e ha minacciato me nel sottopassaggio a San Siro durante un Inter-Juve". L'altro, appunto, il fidanzato della sua ex moglie, è "quel pazzo psicopatico di Luigi Mario Favoloso".
Durante il processo, poi, Fabrizio Corona smentisce quello riportato da tutti i cronisti presenti all'udienza della scorsa settimana, cioè di avere mai detto che lui e Belen Rodriguez facevano "cifre stratosferiche, anche in nero". "Non ho assolutamente detto che io e Belen prendevamo soldi in nero - ha detto all'inizio dell'udienza di oggi -. Ho detto che io facevo nero. Lei rispetto ai soldi che facevo io non facevo neanche un euro".
Corona ha quindi attaccato i cronisti che seguono il processo e che hanno riportato le sue dichiarazioni accusandoli di non sapere "cos'è il diritto penale". Immediatamente è arrivata la dura la risposta di Guido Salvini che lo ha invitato ad avere "rispetto per i cronisti giudiziari milanesi unanimemente riconosciuti come validi, anche dagli avvocati".
Ma non è tutto. Corona se l'è presa anche con Marcello D'Onofrio, legale di Belen, definendolo "pseudo avvocato" e guadagnandosi, in questo caso, il rimprovero del suo legale, Ivano Chiesa, che l'ha invitato ad avere rispetto per il collega. Nel corso del processo, poi, Fabrizio ha voluto spiegare con parole sue "il fenomeno Corona". "Corona è un personaggio unico - dice, parlando di sè in terza persona - non è un tronista. Se io vado in un posto, devo starci un'ora e invece sto solo dieci minuti, alla gente va bene così, anche il ritardo piace perchè fa parte del personaggio, basta che io stia lì a fumarmi una sigaretta. Su oltre 700 date abbiamo avuto solo una causa civile, mai niente di grave".
Fabrizio Corona si è anche scagliato contro la blogger Selvaggia Lucarelli: "L'80 per cento delle cose che ha scritto nella sua inchiesta su di me (il riferimento
va a un articolo apparso su Il Fatto Quotidiano l'estate scorsa, ndr) è fuffa, è plastica, come è di plastica lei, perchè il pezzo è basato sulle dichiarazioni di Fabrizio Scippa (ex collaboratore di Corona, ndr).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.