Si è conclusa oggi la requisitoria del processo sul tentativo di scalata ad Alitalia del 2007, messo in atto da un gruppo di soggetti investitori, capeggiati da Antonio Baldassarre, presidente emerito della Consulta
Il pubblico ministero Francesca Loy ha chiesto quattro anni di reclusione e un milione di euro di multa per Baldassarre e per Giancarlo Elia Valori, ex presidente di Autostrade.
Pene più lievi sono state comminate a Claudio Prati e Danilo Dini, ex consulenti di Sviluppo del Mediterraneo, società finanziaria legata a Valori. Per loro due anni e sei mesi di reclusione e 100mila euro di multa. Devono rispondere di manipolazione del mercato.
Il pm Loy ha definito in aula una "armata Brancaleone", il gruppo che tentò di scalare la linea aerea italiana.
Una cordata che "rappresentava soltanto un insieme di società decotte, inattive o addirittura inesistenti, messe in campo forse perché non si voleva che la compagnia di bandiera italiana finisse in mani straniere" o per "condizionare quella vendita".Secondo l'accusa Antonio Baldassarre mentì sulla solidità dei componenti della cordata, diffondendo "notizie non vere". Danilo Valori invece non fece "nulla per impedire che notizie false continuassero a uscire".
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