Falsi incidenti, 66 persone indagate tra Napoli, Caserta e Potenza

Un nuovo scandalo sta per esplodere nel sud Italia, dove le associazioni a delinquere nate con l’obiettivo di organizzare truffe nei confronti delle compagnie di assicurazione continuano a proliferare

Falsi incidenti, 66 persone indagate tra Napoli, Caserta e Potenza

Sono 66 le persone indagate a Potenza per falsi incidenti. Una maxi inchiesta che coinvolge due regioni e tre città. Sono in prevalenza napoletani gli inquisiti per truffa alle compagnie di assicurazioni, ma non mancano alcuni residenti di Caserta e l’avviso di garanzia ha raggiunto anche un gruppo di potentini.

Un nuovo scandalo sta per esplodere nel sud Italia, dove le associazioni a delinquere nate con l’obiettivo di preparare a tavolino falsi incidenti continuano a proliferare. I reati contestati ai 66 indagati sono: associazione per delinquere finalizzata al falso, truffa, riciclaggio, falsità ideologica e falso materiale.

Secondo l'accusa i truffatori avrebbero, in qualità di proprietari di vetture, denunciato sinistri mai accaduti per incassare le somme dell'assicurazione. L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo mese di febbraio dinanzi al giudice Amerigo Palma del tribunale di Potenza.

Di fronte a questo tipo di truffe si rende sempre più necessario utilizzare al meglio l‘Archivio informatico antifrode, che ha l’unica finalità “di agevolare la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti nel settore della Rc Auto obbligatoria”.

Un sistema di verifica che permette di avere una stima del livello di “rischio frode” di un sinistro, eseguendo un controllo sui cosiddetti “parametri di significatività”, ottenibili verificando i nomi dei danneggiati, dei testimoni, degli avvocati o patrocinatori coinvolti e molti altre variabili che le compagnie stesse “dovrebbero” inserire volta per volta, ad ogni sinistro gestito. Ivass e Ania, all’epoca, commentavano trionfalmente il nuovo “cervellone” annunciando finalmente tempi duri per i furbetti, ma tutto ciò è rimasto lettera morta.

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