Secondo i medici dell'ospedale di Fano, così come riportato da Il Resto del Carlino, "Il quadro clinico è grave e non recuperabile. Nel pomeriggio si procederà con l’accertamento di morte cerebrale". Parole pronunciate ieri, domenica 28 maggio, che spengono le speranze per Monia Andreani, la docente dell'Università per Stranieri di Perugia colpita da un malore nella mattinata di sabato a Fano, mentre nuotava in mare. I genitori della 45enne, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano marchigiano, hanno dato il loro assenso all'espianto degli organi di Monia, ricercatrice di Bioetica all’Università di Urbino Carlo Bo e di Filosofia Politica all’Università per Stranieri di Perugia, era stimata e apprezzata per il suo impegno professionale, ma anche civile..
Una tragedia, quella iniziata sabato pomeriggio mentre si trovava in spiaggia di Sassonia. La docente, amante dello sport e del nuoto, ha deciso di entrare in mare con la muta per fare una nuotata, quando improvvisamente è stata colta da un malore. Quando è stata tirata fuori dall’acqua, le sue condizioni erano già gravi. Alla 45enne è stato praticato il massaggio cardiaco, poi la corsa in ambulanza in condizioni già molto critiche.
La docente era stata ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva in gravissime condizioni. Poi il quadro clinico è ulteriormente peggiorato, fino alla morte cerebrale dichiarata dai medici dell'ospedale di Fano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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