Il farmaco non c'è: 100 mila italiani rischiano la vista

Senza questo farmaco centomila pazienti rischiano la vista. È questo il quadro che riguarda alcuni anziani che hanno gravi patologie agli occhi

Il farmaco non c'è: 100 mila italiani rischiano la vista

Senza questo farmaco centomila pazienti rischiano la vista. È questo il quadro che riguarda alcuni anziani che hanno gravi patologie agli occhi. La denuncia viene dalla società italiana di oftalmologia (la Soi) a due anni di distanza dal via libera del Consiglio superiore di sanità all’uso oftalmico dall’antitumorale Avastin (15 euro a dose), prodotto dalla Roche, dichiarato equivalente per efficacia e sicurezza al più costoso Lucentis (oggi 630 euro a dose) della Novartis.

Come racconta laStampa, "il problema - denuncia il professor Matteo Piovella, presidente della Soi - è che mentre il Lucentis continua ad essere acquistato con il contagocce, ora l’Avastin anziché essere iniettato da settemila oculisti, come è avvenuto per anni, può essere somministrato solo dagli ospedali.

E anche il suo frazionamento, indispensabile per l’uso oftalmico, è compito esclusivo delle farmacie ospedaliere, che nella grande maggioranza dei casi non sono però attrezzate a farlo". E così decine di migliaia di pazienti vedono spegnersi giorno dopo giorno la loro vista in assenza dell’uno e dell’altro medicinale.

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