A Fasano la tassa di soggiorno si pagherà tutto l'anno

Il Comune in provincia di Brindisi ha deciso di cambiare il regolamento che disciplina la tassa per i turisti. Ma è guerra con gli albergatori

A Fasano la tassa di soggiorno si pagherà tutto l'anno

È guerra tra l'amministrazione comunale di Fasano, nota località turistica in provincia di Brindisi, e gli operatori turistici sulla tassa di soggiorno.
Fino ad oggi la tassa doveva essere pagata da maggio ad ottobre. Oggi, però, il sindaco vuole modificare il regolamento comunale che disciplina l'applicazione della stessa e farla pagare tutto l'anno. Questo però, secondo gli albergatori, potrebbe incentivare i turisti ad alloggiare in un altro Comune e non a Fasano.
Ad annunciare l'eventuale modifica del regolamento è stato proprio il sindaco Francesco Zaccaria che, in una conferenza stampa, ha spiegato le ragioni di questa scelta.

"Questa amministrazione, sin dal suo insediamento, si è impegnata a ridurre le tasse. Quest’anno – ha proseguito il sindaco, come si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno – ci ha spinto a formulare la proposta di estendere la tassa di soggiorno all’intero arco dell’anno. Una disposizione del governo nazionale, nella Finanziaria, ha imposto due norme che hanno reso difficile per noi far quadrare il bilancio. In particolare, mi riferisco alla norma che aumenta l’accontanamento del fondo crediti di dubbia esigibilità".

Fasano, secondo i dati emersi durante la Bit (borsa internazionale del turismo) a Milano, è nella top ten delle destinazioni pugliesi preferite dai turisti. L’osservatorio di PugliaPromozione ha diffuso i dati del 2018: oltre 4 milioni di arrivi in Puglia, di cui un milione dall’estero, e oltre 15 milioni di presenze e tra le prime città visitate e in cui alloggiano i turisti c'è proprio Fasano al quinto posto.

"Come amministrazione dovevamo fare una scelta - si difende il sindaco - tassare i fasanesi, aumentando l’Imu del 30 per cento oppure fare una scelta indolore: estendere la tassa di soggiorno a tutto l’arco dell’anno, come avviene in tutti i comuni a spiccata vocazione turistica".

C'è già una bozza sul nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno che sarà esaminato nella prossima seduta del consiglio comunale.

A scendere in campo contro l'amministrazione fasanese c'è anche la Federalberghi di Brindisi, al fianco di venti società cui fanno capo quasi tutti gli alberghi di Fasano che hanno inviato una lettera al Comune, al collegio dei revisori dei conti, al presidente del Consiglio, ai consiglieri comunali e al prefetto di Brindisi.

Nella lettera si parla di "pesante aggravio per gli operatori e per il turista che verrà conseguentemente disincentivato a trascorrere le proprie vacanze nel territorio di Fasano a causa dell'aumento dei costi dell'ospitalità". E continuano nella missiva "La tassa di soggiorno è tale da incidere negativamente sullo sviluppo del settore poiché rende le strutture non concorrenziali rispetto ad altre località, dove la tassa di soggiorno non esiste ovvero è meno incidente rispetto al Comune di Fasano."

Nella lettera gli albergatori chiedono al prefetto di convocare un incontro per consentire una collaborazione costruttiva tra le parti (Comune di Fasano, operatori del settore anche per il tramite dell'Aba Federalberghi Brindisi) "che tenga conto degli interessi e dei valori in gioco sulla questione preannunciando comunque che si intraprenderanno da parte degli operatori del settore turistico di Fasano assieme alla Associazione degli Albergatori della

Provincia di Brindisi tutte le più opportune iniziative, sia giudiziali e non, sia tutte le ulteriori forme di protesta e di resistenza idonee a contrastare l'illegittimo operato dell'amministrazione comunale".

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