Federica, la ragazza che lasciò tutto per i suoi ventidue maiali

Da 10 anni gestisce la sua Piccola fattoria degli animali: "Così salvo i maiali dal macello"

Federica, la ragazza che lasciò tutto per i suoi ventidue maiali

Un matrimonio mandato in fumo, la scelta di un lavoro part-time e il trasferimento a Vigone, vicino a Torino. Tutto per loro, i suoi "ciccioni". Federica Trivelli ha dedicato tutta la sua vita ai 22 maiali, ospiti della sua Piccola fattoria degli animali, fondata dieci anni fa.

Iniziò tutto nel 2009, come racconta il Corriere della Sera, quando arrivò il primo maiale, datole da un contadino. Poi sono arrivati anche gli altri, salvati dalla macellazione, dagli allevamenti intensivi e dalla vivisezione, a seguito del sequestro delle strutture. Poi, chi vuole, può "adottare" gli animali, facendo richiesta ai tribunali. E Federica di maiali ne ha adottati 22: li nutre, li cura e gli permettere di vivere la loro vita completamente. "Di solito il maiale è destinato alla tavola- spiega la donna- qui con me invece arriva alla morte naturale. Se si ammala, al veterinario penso io, così come al cibo e all' acqua". Ma, dato che il costo mensile va dai 1.500 ai 2mila euro, ha deciso di fondare "una onlus, La vie en rose , dove si possono fare donazioni spontanee".

La giornata di Federica è organizzata in ritmi precisi: "Mi alzo alle sei, faccio una corsa, poi vado da loro. Li pulisco, cambio l' acqua, gli do da mangiare. Poi una doccia e via, al lavoro. Con il pullman: impiego un' ora e mezza per andare e altrettanto per tornare, alla sera". Quando non c'è lei, il rifugio è presidiato da volontari.

L'amore della donna per gli animali parte da lontano, da battaglie in loro difesa.

Ma perché proprio i maiali? Per la loro bassa considerazione: "Invito tutti a conoscere meglio questi animali, da sempre bollati come sporchi e pigri quando non è vero. Se proviamo a vivere accanto a loro, a comprenderne le dinamiche di gruppo, scopriamo un mondo".

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