Femminicidio, una targa per Jessica Filianti uccisa dall'ex fidanzato

Reggio Emilia ricorda con una stele commemorativa la vita di un'adolescente presa a coltellate nel 1996 dall'ex ragazzo che proprio non voleva rassegnarsi alla fine della loro storia

Femminicidio, una targa per Jessica Filianti uccisa dall'ex fidanzato

Una targa per ricordare Jessica Filianti, vittima di femminicidio. La ragazza aveva solo 17 anni quando, quel maledetto 15 marzo 1996, l'ex fidanzato Luca Ferrari l'ha barbaramente uccisa prendendola ripetutamente a coltellate in via Buozzi, a Reggio Emilia.

Proprio in quella strada, oggi, c'è una stele commemorativa dedicata a quella giovanissima adolescente strappata alla vita nel fiore dei suoi anni. A oltre 20 anni dalla sua tragica scomparsa, questa mattina di sabato 9 giugno la mamma di Jessica, Giuliana Reggio, e il fratello Fabiano Filianti hanno inaugurato assieme alle autorità cittadine e nazionali quell'insegna a lungo desiderata.

Ora, finalmente, c'è il ricordo di una vittima morta per la gelosia del fidanzatino che proprio non riusciva a farsi una ragione della fine della loro relazione. Ferrari, aviere di leva a Pisa, non accettava il nuovo legame sentimentale di Jessica con Andrea Lanzi. La seguiva, la tallonava. Non la lasciava stare. Jessica non poteva interrompere la loro relazione. In una scia di follia, l'omicida si è procurato un coltello da cucina, ha inseguito Jessica urlante e l'ha colpita innumerevoli volte, infierendo sul suo corpo e ferendo anche il rivale in amore.

Il dolore della famiglia della vittima e della comunità che tanto le voleva bene non accenna a diminuire. La commozione e l'affetto per Jessica sono immutati nel tempo. Dopo 16 anni di carcere (fu condannato in primo grado all'ergastolo), Luca Ferrari è un uomo libero, e vive con la sua famiglia. Si è rifatto una vita, ma non ha mai chiesto scusa alla famiglia Filianti per il brutale omicidio.

Tanti i deputati presenti alla cerimonia di inaugurazione della targa: c'era anche la Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni (M5S), Antonella Incerti (Pd), Andrea Rossi (Pd), ma anche il Sindaco Luca Vecchi, il Presidente della Provincia Giammaria Manghi, il Questore Antonio Sbordone e il Prefetto Maria Forte. Ma anche Alberto Nicolini, presidente dell'Arcigay locale. Numerosa la partecipazione popolare: qualcuno scriveva un pensiero per Jessica, altri le lasciavano un fiore. Non sarà mai dimenticata.

Restano altissimi i dati sul femminicidio: 738 donne sono rimaste vittime di un amore malato dal 2012 a oggi. Oltre 6 milioni le persone di sesso femminile che dichiarano di aver subito violenze nei rapporti sentimentali, circa il 31,9%. Solo nel 6,2% degli episodi si tratta di uomini che non avevano avuto rapporti con loro.

Resta il fatto che, nel 2018, il 90% dei casi di maltrattamenti non viene denunciato alle forze dell'ordine, e spesso si tratta di violenze domestiche. Emblematici i recenti casi di femminicidio di Jessica Faoro e Allou Suad, madre di due figli.

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