I n questo meraviglioso Paese, mentre in politica dibattono pacifisti che non vogliono mandare le armi alla resistenza ucraina, europeisti e anti europeisti, fascisti e comunisti che grazie a Putin hanno scoperto di essere uguali (finalmente, non ci voleva molto) e quando vedi un talk non sai se molti ospiti li abbia mandati direttamente Putin, ieri Roma si è fermata a causa della guerra.
Come mai? Siamo stati attaccati dalla Russia? No, siamo stati ataccati dall'Atac, l'azienda dei trasporti pubblici della Capitale, che siccome è pubblica non perde occasione per farsi riconoscere, creando problemi alla città Eterna che ogni giorno è un eterno problema.
Il bello è che tra le motivazioni dello sciopero, pensate, c'è il «cessate il fuoco». Che uno subito pensa che i dipendenti dell'Atac stiano protestando contro gli autobus che prendono fuoco, cosa a cui i romani sono abituati; macché. Vuoi mettere bloccare i trasporti con una nobile motivazione pacifista?
Questa sarebbe la prima furbata, e strano, la Cnn non ha fatto nessun servizio su questo sciopero storico, nessun «ROMA UNDER ATAC FOR STOP THE WAR». Anche perché, come da retorica pacifista, mica dicono chi deve cessare il fuoco, almeno in teoria. In pratica lo dicono: infatti mica si schierano con l'Occidente e l'Europa e la Nato contro Putin, è un cessate il fuoco generico, come le manifestazioni per la pace, ma in realtà è uno sciopero sovietico, visto che sono contrari all'invio delle armi in Ucraina (che sarà forse la motivazione per cui a Roma i bus prendono fuoco). Avrei voluto vederli mentre decidevano, CUB TRASPORTI, COBAS, USB LAVORO: «Ma perché scioperiamo?». «Cessiamo il fuoco!». «Degli autobus? Eh, sarebbe ora». «No, in Ucraina!». «Ma noi con chi stiamo?». «Contro chi invia le armi».
Cosa c'entri l'Atac con l'invasione dell'Ucraina non si sa (non credo Draghi abbia mandato gli autisti a guidare i carri armati), non si sa chi dovrebbe cessare il fuoco (a Zelensky, hanno deciso, non dobbiamo mandargli niente), non si sa cosa cavolo gliene fregherà a Putin di quello che fa l'Atac (non crederanno certo che al Cremlino dicano: «Cosa? L'Atac sciopera?
Fermiamoci subito, cazzo!»), ma una cosa si sa, e cioè la seconda furbata: cosa c'è di meglio che organizzare uno sciopero di venerdì, così più che ataccare i romani ti attacchi un bel giorno di vacanza proprio al weekend?
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