"Mio padre era molto peggio di quello descritto in Narcos". Parola di Sebastiàn Marroquin, al secolo Juan Pablo Escobar, figlio di quel Pablo Escobar.
Il primogenito del re della cocaina – che negli anni Ottanta gestiva lui da solo l’80% del traffico di cocaina mondiale – è protagonista a teatro, anche in Italia, di uno conferenza-spettacolo dedicata al padre, freddato dalla polizia il 2 dicembre 1993.
Escobar, si sa, è un personaggio "leggendario" che ha ispirato scrittori e sceneggiatori, e soprattutto Netflix che gli ha dedicato una serie tv di successo internazionale. Ecco, peccato che – come protesta Juan Pablo dalle assi di legno del Brancaccio di Roma – gli sceneggiatori e la produzione del telefilm non abbiano voluto la sua collaborazione per raccontare al meglio la vita del narcotrafficante colombiano.
"Il serial lo ha trasformato quasi in un eroe,
ma è il contrario. Non hanno voluto il mio aiuto e hanno commesso molti errori..." sentenzia il primogenito, che confessa anche di aver dovuto cambiare identità per poter vivere una vita normale insieme alla madre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.