La figuraccia della Kyenge in diretta tv

L'ex ministro non risponde alle domande di Parenzo e Labate. E se la prende pure con il cardinal Biffi, morto l'11 luglio scorso

La figuraccia della Kyenge in diretta tv

Svicola e annaspa Cecile Kyenge in diretta a "In Onda". Quando David Parenzo e Tommaso Labate le chiedono se in Italia ci vogliono più immigrati, l'ex ministro ripete il solito mantra sull'importanza economica degli immigrati. Ma non risponde. Non dice né sì né no. Svicola e annaspa. Dialoga solo con chi le va. Quando l'ospite leghista le chiede se le può porre una domanda, la Kyenge si trincera dietro a un muro di silenzio: "Le domande le fanno solo i giornalisti". E ancora più tragico è il commento sul defunto cardinal Biffi, citato da Alessandro Sallusti come esempio di uomo di Chiesa contrario a un flusso migratorio sregolato: "Le ricordo che è morto l'11 luglio". Dove per 11 luglio non si intende l'11 luglio 1657, ma l'11 luglio di quest'anno. Che, traducendo un po' il Kyenge-pensiero, significa: "Basta che uno sia morto da un mese e il suo pensiero non conta più nulla".

Eppure Biffi, oltre a esser stato un buon uomo di Chiesa, è stato pure un fine pensatore. Ma il suo pensiero, a quanto pare, vale solo per una stagione. Tutto scorre per la Kyenge, novella Eraclito. Mentre lei svicola e annaspa.

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