“Ecco fatto. Tra le ore 23.30 e 23.40 è avvenuto il mio trapianto.10 minuti in una siringa di liquido rosa”. Sono le parole di Serena Savi, la mamma del piccolo Filippo, il bimbo di 8 mesi di Cusano Milanino affetto da malattia rara, che annuncia con poche parole la lieta notizia.
#Usciteilmidollo. E alla fine, il midollo è arrivato. Può dirsi felicemente giunta a conclusione la lunga battaglia dei genitori di Filippo che, per lungo tempo, hanno cercato un donatore compatibile per il piccolo. Appelli reiterati, diffusi attraverso la pagina Facebook “Un dono per Filippo”, e campagne di sensibilizzazione organizzate in collaborazione con ADMO Italia, hanno riacceso ben presto la speranza. Il bimbo, affetto alla nascita da linfocistidosi emofagocita - una malattia rara a carico del gene responsabile della regolazione del sistema immunitario – potrà, da oggi, condurre una vita normale.
Il percorso è stato piuttosto lungo e impervio ma, in barba ad ogni pronostico, il tanto atteso lieto fine è arrivato. Il trapianto è avvenuto nella notte tra mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio agli Ospedali Civili di Brescia. Il donatore è una donna tedesca di 37 anni. Ad annunciarlo è stata proprio mamma Serena che, il 7 gennaio scorso, ha comunicato con un lungo post la lieta notizia “In questo momento da qualche parte in Germania un giovane sta donando il suo midollo dopo giorni di preparazione", aveva scritto. Poi la cronaca di un giorno davvero molto speciale: "La sacca con il midollo del mio donatore atterrerà all’aeroporto di Milano Linate tra poche decine di minuti accompagnata da un volontario della protezione civile. - scriveva ieri Serena - Da lì verrà trasportata agli Ospedali civili di Brescia dove il laboratorio, presa visione del prodotto, valuterà il tipo di lavorazione a cui dovrà essere sottoposto il midollo per renderlo il più possibile gradito al mio corpicino. Di conseguenza ci diranno quante ore richiederà questa lavorazione, in seguito alla quale avverrà il mio trapianto. Sarà in serata presumo, forse di notte...e io non mi accorgerò di nulla. Durerà poco, una ventina di minuti forse...e se io starò dormendo continuerò a dormire. Sarà una semplice infusione, nulla di traumatico, simile ad una trasfusione di sangue."
Il trapianto è iniziato attorno alle 23.30 e si è concluso nel giro di circa venti minuti. "Si tratta di una procedura medica e non chirurgica – ha spiegato il Professor Porta ai microfoni de La Repubblica - non si entra nemmeno in sala operatoria, ma tutto avviene nella camera sterile in cui il bambino trascorrerà i prossimi 15-20 giorni. Vengono infusi in endovena circa 100 cc di cellule della donatrice, la procedura non è invasiva.Con il trapianto si piantano dei semi, le cellule della donatrice, che germoglieranno in nuove piantine in una quindicina di giorni. Dopo l'infusione inizia una fase delicata.
Se tutto andrà bene, però, quello di ieri sera è stato il punto di svolta: Filippo dovrà prendere per i prossimi sei mesi sciroppi che assicureranno la sua tolleranza al nuovo midollo e poi potrà condurre una vita normale" .
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