Dopo il caso dj Fabo, accelerano i lavori in Parlamento per una norma sul fine vita. A quanto pare il testo potrebbe approdare in Aula il prossimo 13 marzo. Ovvero una data che sposta di sette giorni quella prevista del 6 marzo. A dare una spinta ai lavori parlamentari è stato probabilmente di caso della morte di Dj Fabo. La relatrice Donata Lenzi del Pd ha dato l'annuncio. Il testo di fatto resta senza alcuna modifica rispetto a quello già noto.
Uscirà dalla Commissione Affari sociali domani in attesa del parere della commissione Bilancio e Giustizia. "Pensando a Dj Fabo sento soprattutto l'obbligo morale di portare a termine la legge sul fine vita. Anche se fosse stata già in vigore Fabo avrebbe dovuto comunque emigrare, lui aveva chiesto l'eutanasia che è e resterà vietata. Ma questa legge lo riguarda. Riguarda tutti noi, sani e malati", aveva affermato la Lenzi commentando la morte di Fabiano. "Il punto fondamentale di questo disegno di legge è l'importanza data alla volontà del malato - ha spiegato la Lenzi - È lui che deve avere l'ultima parola riguardo alle sue cure. Dobbiamo far capire ai medici che un paziente non è solo il corpo, la malattia, ma una persona fatta di relazioni, convinzioni, fede, della storia della sua vita.
Tutte cose che lo portano a trovare una terapia o una situazione sopportabile o meno. Mi domando se nei vari passaggi seguiti al suo tragico incidente, a Fabiano è stato chiesto cosa volesse veramente, se è stato messo in grado di scegliere sapendo cosa comportavano le sue scelte".
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