Mentre a Firenze, nelle sale del Consiglio regionale, non si placa la bufera dopo la proposta di legge per l'assistenza sanitaria ai migranti, in strada si consuma l'ennesima aggressione per mano di un richiedente asilo. A farne le spese questa volta un gruppo di carabinieri intenti ad effettuare dei controlli anti spaccio nei pressi dell'ormai famigerato parco delle Cascine di Firenze.
Nella gioranta di ieri, secondo quanto emerso, i militari avrebbero notato un gruppo di nordafricani dediti a fare la spola fra il greto del fiume Arno ed il parco, soffermandosi a parlare con degli italiani. Sospettando un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri si sono avvicinati per effettuare un controllo.
Un 32enne originario del Ghana, probabilmente infastidito dalla loro presenza, avrebbe quindi iniziato ad inveire nei confronti dei militari, finendo minacciarli brandendo un bastone di legno.
La scena, di per se preoccupante, si è aggravata nel momento in cui, un folto gruppo di connazionali notando i carabinieri si è minacciosamente avvicinato ai militari circondandoli.
Gli uomini dell'Arma, trovandosi in inferiorità numerica, hanno dovuto desistere dall'attività, attendendo l'arrivo dei rinforzi.
Calmatasi la situazione, dopo l'arrivo di altre pattuglie, il 32enne è stato identificato come richiedente asilo, già noto alle forze dell'ordine. Il giovane è stato immediatamente arrestato con l'accusa di oltraggio, resistenza aggravata e minacce a pubblico ufficiale.
Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale Jacopo Alberti, esponente della Lega e membro della commissione sanità:"Ecco il fulgido esempio dei personaggi ai quali il governatore Enrico Rossi vorrebbe offrire cure mediche a spese dei toscani.
Proprio quest'oggi discuteremo in commissione il testo di legge proposto dal Pd, nato con l'intento di scardinare il decreto sicurezza e trasformare Firenze e la Toscana in un enorme campo profughi""Non permetteremo" - conclude il leghista - "che la nostra regione diventi una calamita per attrarre i migranti che, come nel caso di questo ghanese, spendono il loro tempo a delinquere"
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