Una donna anziana, costretta su una sedia a rotelle, è stata aggredita all'interno della propria abitazione di Firenze dalla badante ucraina 50enne completamente ubriaca.
È quanto accaduto durante la notte dello scorso venerdì tra le pareti di un appartamento di via Ripoli, dove la donna di 87 anni conviveva con la straniera, incaricata di occuparsi delle sue primarie necessità quotidiane.
A rispondere alla disperata richiesta d'aiuto dell'anziana una vicina di casa e sua amica, allarmata prima dalle grida provenienti dall'appartamento accanto e quindi da una telefonata della donna. In possesso di una copia delle chiavi di casa dell'87enne, la vicina si è presentata in casa, trovando la vittima ancora sotto choc.
Addosso a quest'ultima e per terra delle ciocche di capelli strappati durante la violenta aggressione subìta, come la stessa 87enne ha raccontato anche agli agenti della questura di Firenze, giunti sul luogo dopo la segnalazione ricevuta. Come raccontato dall'anziana, dopo una semplice richiesta, la 50enne aveva iniziato ad inveire contro di lei e le si era avventata contro, afferrandola alla gola e strattonandola con forza per i capelli.
La vittima ha spiegato che episodi del genere si ripetevano ormai da tempo ed erano anzi diventati sempre più frequenti. Terrorizzata da eventuali ritorsioni nei suoi confronti, tuttavia, l'87enne non aveva mai trovato il coraggio di denunciare.
In casa i poliziotti hanno trovato un cartone di vino bianco vuoto e la badante in preda ai fumi dell'alcol e decisamente molesta nei confronti degli uomini in divisa durante i controlli.
Trasportata in questura, la 50enne è risultata clandestina, quindi non in possesso di permesso di soggiorno, ed assunta in nero. Il figlio dell'anziana forniva, in cambio della sua assistenza, vitto, alloggio e una paga di 700 euro al mese.
In totale sono state spiccate le denunce per maltrattamenti in famiglia ed ubriachezza
molesta nei confronti della straniera e quella per irregolarità nell'assunzione ai danni del figlio dell'anziana.La donna ha riportato lievi ferite, ma si è rifiutata di esser trasportata al pronto soccorso.
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