“Dopo un episodio del genere ci saremmo aspettati lo sgombero immediato dell'immobile”. Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia, attacca la giunta di Dario Nardella, nel corso di un blitz effettutato all'ex deposito di tram di via De André, nel quartiere Varlungo di Firenze dove viveva il 25enne rumeno accusato di aver violentato una studentessa di 21 anni.
“L'amministrazione non può dire di non essere a conoscenza di questa situazione. È un luogo che andava immediatamente chiuso e sigillato, invece di lasciarlo in mano ad occupanti abusivi, spacciatori e stupratori”, ribadisce Donzelli parlando del deposito dei tram Ataf, costruito nel 1890, e che il Comune aveva venduto all'asta anni fa. Lo stabile che dovrebbe diventare un salone d'auto, invece, è in stato di abbandono in quanto, si legge su Firenzetoday, la società che se lo è aggiudicato non riesce a fare i lavori per motivi burocratici. Dentro l'edificio 'regnano' i cumuli di rifiuti, la sporcizia, le bottiglie di plastica e i materassi, segno delle occupazioni abusive. “Politicamente il Pd è corresponsabile dello stupro, se le istituzioni consentono di vivere nell'illegalità è evidente che lo sono e dovrebbero pagarne conseguenze”, attacca ancora nuovamente il deputato di Fratelli d'Italia.
"Durante il nostro sopralluogo - prosegue Donzelli in una nota - la polizia ha identificato un uomo di origine marocchina, probabilmente minore, in evidente stato confusionale al quale ho spiegato che non può rimanere sul territorio italiano se non rispetta le regole. Purtroppo a Firenze abbondano situazioni simili a questa - conclude Donzelli - noi continueremo a denunciarle per porre l'attenzione su quella che è una vera e propria emergenza".
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