Il fiume Sacco, che scorre soprattutto nel basso Lazio, attraversato da un ingente quantitativo di schiuma: quanto segnalato durante questa notte da alcuni cittadini di Ceccano e dei comuni limitrofi non rappresenta un fatto isolato.
Sono settimane che le autorità preposte cercano di identificare l'origine di un fenomeno ripetuto, quindi di mettere fine a un flusso che potrebbe essere tanto dannoso per l'ambiente circostante quanto nocivo per la salute delle persone residenti in quei luoghi. "Mercoledi - ha fatto sapere il sindaco Roberto Caligiore - abbiamo approvato in giunta la richiesta di stato di calamità ambientale, rivolgendolo alla Regione Lazio e ora ci aspettiamo un gesto concreto da parte loro". Il caso è finito sulla scrivania del ministro Sergio Costa ed è stato portato alla ribalta nazionale da Giorgia Meloni, che ne ha parlato sui social. In Ciociaria, per via degli eventi in questione, sono arrivate le telecamere di Striscia La Notizia.
Nella mattinata di oggi, stando a quanto riportato su IlMessaggero, le forze dell'ordine si sono presentate presso il depuratore di zona del Consorzio Industriale Asi. Pare che siano stati rinvenuti aggregati spumosi, ma la società deputata alla gestione ha voluto precisare che la schiuma "è arrivata nell'impianto dall'esterno e quindi la capacità depurativa dello stesso non c'entra nulla con la comparsa del fenomeno". Insomma, la svolta, intesa come l'individuazione dei responsabili, potrebbe non essere vicina.
La cittadinanza ciociara si sta attivando per dare ausilio alle istituzioni. Le forze politiche, dal canto loro, sembrano fare quadrato: "Ce la stanno facendo sotto il naso - ha dichiarato al Giornale.it Riccardo Del Brocco, che è il vicecoordinatore provinciale di Fi - , complice il buio e la nebbia. Ma questo - ha aggiunto - è un problema antico, che non si limita alla schiuma e si estende a ben altre sostanze e incidenze sui nostri territori". La cittadina di Ceccano e i comuni vicino, in sintesi, sarebbero stati presi di mira da quelli che qualcuno non esita a chiamare "criminali". Per il sindaco Caligiore, si sta combattendo una "vera e propria guerra".
Sullo sfondo di questa storia, purtroppo, c'è l'inquinamento strutturale che interessa da tempo immemore la valle del Sacco, che è stata definita
la "terra dei fuochi ciociara". Dopo qualche giorno di pausa, questo mare di fiume bianca ha fatto la sua ricomparsa. Sempre di notte. Una valle intera costretta a lottare contro quelli che sembrerebbero nemici invisibili.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.