Un bilancio di sedici feriti e tanta paura tra i passeggeri. La causa dell'uscita di pista dell'aeromobile ATR72 di Carpatair che operava il volo AZ1670 Pisa-Roma sarebbe da rintracciarsi nel forte vento. Lo scrive Alitalia in un comunicato, spiegando che "nelle ultime fasi di avvicinamento sull’aeroporto di Roma Fiumicino l'aereo ha incontrato difficoltà nell’atterraggio che hanno provocato un’uscita di pista". Nella notte la compagnia italiana ha fatto sparire i propri loghi dal velivolo. "Per un normale motivo di decoro aziendale è prassi cancellare la livrea - ha spiegato il direttore operativo di Alitalia, Giancarlo Schisano - e a maggior ragione in questo caso, per un aereo non di Alitalia".
Il forte vento tra le possibili cause
In effetti, l'intensità del vento era di circa 40 nodi. Tuttavia, non si escludono possibili responsabilità del pilota e della torre di controllo. La procura di Civitavecchia ha aperto un’inchiesta sulla vicenda, ha disposto il sequestro dell’aereo e sta ascoltando le testimonianze dei 46 passeggeri e dei 4 membri dell'equipaggio. Nello stesso comunicato, Alitalia spiega che "i passeggeri sono stati fatti tutti evacuare immediatamente dall’aeromobile e tutti i passeggeri che necessitavano di cure e di accertamenti ulteriori sono stati portati in ospedale. Di essi solo uno ha riportato una frattura del femore". Nonostante ciò, le polemiche sui soccorsi sono già aspre.
I precedenti della compagnia romena
Così come sono infuocate quelle sulla compagnia romena Carpatair, per una serie di incidenti passati, uno dei quali, un difetto di pressurizzazione sul volo Ancona-Roma del 17 gennaio scorso, aveva indotto l’Alitalia a subentrare con propri aerei sui voli dal capoluogo marchigiano. Il guasto del 17 gennaio aveva costretto l’Atr 72 con 56 passeggeri a bordo a rientrare dopo il decollo all’aeroporto di Ancona Falconara.
Già il 4 gennaio un aereo era stato costretto a rientrare su Ancona per una avaria alla pressurizzazione. Preoccupazione era stata espressa più volte da organizzazioni sindacali dei piloti. Il 5 gennaio la Uiltrasporti sollecitava le "opportune verifiche" sulla affidabilità della compagnia romena, attiva con voli su Pisa ed Ancona. E l’Anpac protestava perché "chi acquista un biglietto Alitalia si troverà imbarcato su un aeromobile solo apparentemente appartenente all’ex compagnia di bandiera, ma in realtà operato direttamente dalla Carpatair, con piloti e assistenti di volo scelti e addestrati in Romania". Per quanto riguarda la dinamica dell'incidente, non si sarebbe verificato alcun principio di incendio, ma il carrello si è spezzato e l'Atr ora si trova all'altezza della pista numero 3 ed è leggermente inclinato su un lato.
"Ho visto la morte in faccia"
"Qualcuno di noi ha creduto di poter morire e tutti urlavano. Durante l’atterraggio l’aereo ha toccato due volte bruscamente a terra: ci è stato spiegato che la seconda volta si è piegato il carrello e l’aereo è finito fuori pista". A parlare con la voce ancora tremante dalla paura è uno dei 46 passeggeri dell’aereo finito fuori pista a Fiumicino."Mi sono visto la morte in faccia, è stato terribile, ho pensato che non ce l’avrei fatta", ha raccontato Gianfranco Marano, catanese.
"L’aereo mentre si avvicinava all’aeroporto di Fiumicino è sceso molto velocemente, c’erano fortissime raffiche di vento durante la fase di atterraggio quando ha toccato terra l’aereo ha fatto un primo sobbalzo, quindi un secondo più forte e poi un terzo ancora più forte poi l’aereo è scivolato sul lato sinistro. Io sono riuscito ad uscire buttandomi sul prato da una porta di emergenza, così come hanno fatto altri passeggeri", ha raccontato un altro passeggero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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