Foggia, arrestato sudanese: trasportava braccianti nei campi

Accusato di caporalato, nei giorni scorsi in manette extracomunitario del Gambia

Foggia, arrestato sudanese: trasportava braccianti nei campi

Era alla guida di un furgone in pessime condizioni Abdullah Abdullah, 40 anni, presunto caporale sudanese, bloccato e arrestato nei giorni scorsi dagli agenti della squadra mobile della questura di Foggia e del commissariato di San Severo, in collaborazione con il nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri, mentre trasportava sei braccianti agricoli. L'accusa nei suoi confronti è intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Il gruppo di braccianti, bloccato nel territorio di San Giovanni Rotondo, aveva terminato il lavoro nei campi, in particolare la raccolta delle olive iniziata alle 6 del mattino. Sono stati gli stessi lavoratori, sentiti in questura, a chiarire il ruolo di caporale di Abdullah. L'uomo ha un regolare permesso di soggiorno. I poliziotti lo avevano comunque controllato nelle giornate precedenti, accertando che Abdullah conduceva ogni mattina, con il proprio furgone, numerosi braccianti agricoli di etnia africana in varie aree agricole dislocate tanto nelle campagne vicine al capoluogo dauno che in quella della provincia. La paga prevista per i lavoratori era di 5 euro ad ora. Le retribuzioni risultavano totalmente difformi dai contratti collettivi nazionali. Oltre ad una palese violazione della normativa relativa all'orario di lavoro, sono state accertate violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.

Contestualmente sono state effettuate alcune perquisizioni nell'azienda agricola proprietaria del terreno dove i braccianti avevano terminato di lavorare. L'arresto segue a breve distanza quello di un caporale originario di un altro paese africano: il Gambia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica