Forlì, arrestati 4 rumeni protagonisti di aggressione in pieno centro

È stato necessario l’invio di numerosi uomini sul posto per sedare i facinorosi. Sotto choc i numerosi presenti che partecipavano ai “Mercoledì del cuore”

Forlì, arrestati 4 rumeni protagonisti di aggressione in pieno centro

Una vera e propria spedizione punitiva, quella avvenuta in pieno centro a Forlì nei pressi dell’abbazia di San Mercuriale, davanti agli occhi esterrefatti dei numerosi presenti.

Sono all’incirca le 23, e nel centro cittadino è presente una folla che conta migliaia di persone, radunatesi per partecipare alla manifestazione settimanale dei “Mercoledì del cuore”.

Improvvisamente l’atmosfera festosa viene interrotta da una brutale aggressione, compiuta da 4 malviventi che si sono accaniti contro un uomo solo, di 30 anni. La vittima è stata assalita a calci e pugni con grande veemenza e, stando alle testimonianze poi raccolte dagli inquirenti, uno degli assalitori avrebbe infierito su di essa utilizzando addirittura un cartello stradale divelto ad hoc.

Tra le persone che hanno assistito, inermi, alla scena di violenza anche un carabiniere fuori servizio in abiti civili, che avrebbe allertato telefonicamente i colleghi del comando di Forlì prima di intervenire con l’intento di sedare i facinorosi. Purtroppo il tentativo non è andato a buon fine, ed il militare stesso è stato copito e ferito.

Fortunatamente le forze dell’ordine sono arrivate abbastanza in fretta sul posto ed in gran numero: ben tre le pattuglie dei carabinieri, una della polizia ed alcuni vigili urbani. La situazione è stata riportata alla normalità e gli aggressori, tutti rumeni, sono stati fermati e disarmati; sul posto anche un ambulanza, che si è occupata di trasportare il ferito, connazionale degli aguzzini, al pronto soccorso.

Uno dei quattro era in possesso di un grosso coltello, che ha cercato di nascondere in modo maldestro nonappena si è reso conto dell’arrivo degli agenti; tentativo inutile, dato che l’arma, trovata da un poliziotto, è stata poi sequestrata.

I protagonisti della spedizione punitiva sono finiti in manette, e per due di loro è già arrivata la condanna a 1 anno e 4 mesi per direttissima; gli altri restano in attesa di giudizio.

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