Francavilla, "la bimba era seduta sul ponte, poi il padre l'ha lanciata"

A poche ore dalla tragedia di Francavilla emergono nuovi dettagli su quanto accaduto. Secondo la polizia, inoltre, Filippone non era affetto da problemi psichici

Francavilla, "la bimba era seduta sul ponte, poi il padre l'ha lanciata"

"Erano entrambi seduti sopra la barra superiore del guard rail, immediatamente a ridosso della rete di recinzione", racconta la polizia che è intervenuta sul luogo della tragedia, a Francavilla al Mare. Poi, da un momento all'altro, Fausto Filippone ha lanciato la figlia di 10 anni giù dal viadotto "facendola rovinare a terra da un’altezza di circa 50 metri". Qualche ora più tardi, sempre di fronte agli occhi sgomenti del personale della polizia e dopo estenuanti trattative, il 49enne si è gettato giù, morendo.

Mentre emergono nuovi dettagli inquietanti sullla tragedia di Chieti, gli inquirenti stanno cercando di appurare anche se la morte di Marina Angrilli, insegnante di lettere al liceo scientifico di Pescara e compagna di Filippone, sia da attribuire ad un gesto compiuto dal marito poche ore prima di gettare la figlia dal viadotto. La donna è morta in ospedale dopo essere caduta da una finestra di un appartamento al terzo piano a Chieti Scalo dove ieri mattina, insieme al marito, si era recata per un sopralluogo con l'intenzione di affittarlo agli studenti.

"Nessun problema psichico"

Le prime attività investigative svolte hanno acclarato che "Fausto Filippone non risultava esser affetto da patologie in genere ed, in particolare, da problemi psichici".

Secondo quanto riportato dalla polizia, dunque, non esistevano problematiche di rilievo, o che possano giustificare i gesti compiuti all'interno del nucleo famigliare. L'unico recente episodio segnalato dalle forze dell'ordine si riferisce al decesso della madre di Fausto Filippone, a cui lo stesso era particolarmente legato e che, in qualche modo, poteva averlo destabilizzato.

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