Volontaria abusata da un frate francescano: orrore in missione

I fatti contestati risalgono a 10 anni fa, quando la vittima si era unita ad una missione in Guatemala: trovatasi da sola con il religioso, la ragazza era stata molestata ed abusata sessualmente in più occasioni. Minacciata dal francescano, ha deciso comunque di sporgere denuncia una volta tornata in Italia

Volontaria abusata da un frate francescano: orrore in missione

È stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione il frate accusato di avere commesso abusi sessuali sulla volontaria di una missione in Guatemala nell'ormai lontano maggio 2009. A finire dietro le sbarre, come disposto ieri dai giudici del tribunale di Perugia, il 75enne padre Damian Muratori, appartenente all'ordine dei francescani minori.

Una storia a dir poco incresciosa, riferita dalla giovane vittima una volta ritornata in Italia. Durante la missione, infatti, il religioso avrebbe abusato sessualmente in più occasioni di lei .

La ragazza, assistita dall'avvocato Maria Laura Antonini e costituitasi parte civile, ha raccontato che tutto aveva avuto inizio durante un'escursione. Il primo approccio era avvenuto mentre lei ed il frate si trovano seduti sui sedili posteriori dell'auto nella quale stavano viaggiando. Sconvolta dal comportamento di padre Damian, e ancora incredula, alcune ore dopo la vittima era stata nuovamente molestata dal frate, proprio nel suo ufficio. Dopo aver tentato di baciarla, il francescano le aveva messo le mani sotto la camicia, slacciandole il reggiseno. Terrorizzata, la giovane era riuscita a divincolarsi ed a scappare, ma quella sera stessa si era trovata ancora una volta ad avere a che fare con il religioso. Durante una festa organizzata dalla missione, era stata infatti costretta a sedere vicino al frate, che le aveva riservato il posto, e nel corso della cena aveva dovuto subire in silenzio numerosi abusi. Parlandole in italiano – tutte le altre persone conoscevano solo lo spagnolo – il frate le si era dichiarato, chiedendole poi di aprire le gambe. L'aveva quindi palpeggiata con la forza, imponendole poi di fare altrettanto con lui.

Un autentico incubo, che aveva portato la vittima a rivolgersi al sacerdote referente della missione. Tutto inutile dato che questi, come riferito dal “Corriere dell'Umbria”, aveva solo cercato di insabbiare la vicenda. Dopo aver promesso di parlare con padre Damian, chiedendole il massimo riserbo, le aveva poi detto di non pensare più alla faccenda e di passare oltre.

Tornata a casa, dunque, la giovane aveva deciso di sporgere denuncia presso i carabinieri e raccontare quanto subito, nonostante le continue minacce del suo aguzzino, che voleva indurla al silenzio.

Da qui il processo, conclusosi con la condanna del francescano, che dovrà inoltre pagare 25 mila euro di provvisionale. Dal canto suo, padre Damian ha sempre professato la propria innocenza.

Messo in dubbio soprattutto il racconto delle molestie avvenute durante la festa della missione: la difesa si è infatti domandata come fosse possibile che gli altri commensali non si fossero accorti di quanto stava accadendo. Luca Gentili, avvocato del frate, ha annunciato la propria intenzione di ricorrere in appello.

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