"Per la fretta di svuotare Lampedusa...". Caos Viminale sui trasferimenti

In questo modo il problema viene solo spostato e non risolto. Per di più l'ordine di respingimento emesso da una questura diversa da quella di sbarco può essere nullo: in caso di ricorso, i migranti potrebbero spuntarla

"Per la fretta di svuotare Lampedusa...". Caos Viminale sui trasferimenti

Nelle ultime ore, l'hotspot di Lampedusa è tornato a superare le 800 presenze al suo interno a causa di un grande numero di migranti che si sta riversando sulle sue coste da venerdì. I trasferimenti finora effettuati non sono riusciti a sopperire agli sbarchi, che si susseguono con costanza, mettendo a dura prova anche le forze dell'ordine, costrette a un lavoro extra per gestire l'ondata di sbarchi. La scorsa notte, un gruppo di circa 430 migranti è stato portato via da Lampedusa a bordo del traghetto Pietro Novelli che il Viminale ha preso in affitto per vuotare l'hotspot. Ma in questo modo il problema viene solo spostato e non risolto, come denuncia la segreteria provinciale di Trapani del sindacato Italia Celere. È a carico dell'ufficio immigrazione di Trapani che andranno gli oltre 400 che sono sbarcati questa mattina Mazara del Vallo, provenienti da Lampedusa.

I trasferimenti da un punto all'altro dell'Italia non possono essere la soluzione del problema: "Oggi trasferimento da Lampedusa di 429, di cui 320 richiedenti protezione internazionale, che verranno subito smistati in C.A.S fuori provincia/regione; 27 MSNA che verranno affidati a strutture per minori; 82 soggetti 'espellibili/respingibili' già tutti fotosegnalati a Lampedusa, che verranno assoggettati ad espulsione/respingimento e ordine del questore". Una situazione che va a generare maggiore caos di quello già esistente, che semplicemente viene delocalizzato da Lampedusa ad altre località. Ma i trasferimenti effettuati in questo modo, espongono l'Italia ad azioni legali a opera degli stessi migranti, come sottolinea la sezione provinciale di Trapani di Italia Celere: "A nostro avviso, la cura è peggio della malattia, in quanto contro questi respingimenti emessi a Trapani sarà facile proporre e vincere un eventuale ricorso, poiché sono provvedimenti emessi dal questore di una provincia diversa da quella in cui è avvenuto lo sbarco: dlgs 286/98 art.10 comma 2 lett. a) e b). Tutto questo per la fretta di svuotare Lampedusa".

La gestione degli sbarchi da parte del Viminale appare sempre più caotica e improbabile, oltre che problematica. Con questo modus operandi, l'Italia rischia di emettere provvedimenti inutili, in quanto va a forzare il principio di competenza territoriale. Questo perché a sinistra non si vuole ammettere che un flusso di migranti irregolari così elevato non è sostenibile dalle istituzioni e dalla macchina organizzativa che, per altro, nel nostro Paese da tempo risulta anche essere azzoppata da politiche di gestione scellerate.

"L'articolo 10 del Testo unico sull'immigrazione dice che il respingimento dev'essere effettuato dal questore all'atto dello sbarco o subito dopo. Siccome questi sono stati fotosegnalati a Lampedusa giorni addietro, vuol dire che il questore aveva il tempo per emettere i provvedimenti. Invece, sono stati trasferiti a Trapani dove è stato emesso il provvedimento del questore.

Quindi, per come valutiamo noi come organizzazione sindacale, c'è un problema di competenza territoriale che favorisce dei ricorsi che potrebbero essere facilmente vinti",ci ha spiegato Alberto Lieggio, segretario provinciale del sindacato Italia Celere di Trapani.

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