Il Friuli contro la Nutella. Polemica per "Dialettichette"

L'iniziativa scontenta tutti. Da Udine ("il friulano è una lingua") a Trieste ("nostra solo un’espressione su sei")

Il Friuli contro la Nutella. Polemica per "Dialettichette"

Il friulano è una lingua vera e propria e non un dialetto. Così a Gorizia, come riporta il Corriere, è stata criticata "la scelta di inserire la provincia nell’Area 8, quella dei dialetti veneti: gran parte dei comuni (15 su 25) sono friulanofoni e non venetofoni. Fosse stato scelto il friulano, e quindi l’Area 3, probabilmente si sarebbero lamentati i restanti dieci comuni. Finito? No. Anche a Trieste, finita in Area 8, gli scontenti non mancano: la città conta una sola espressione delle sei messe a disposizione dalla Ferrero".

Un giro di parole e di tecnicismi un po' complesso per dire che la scelta di Nutella di lanciare le "Dialettichette", ovvero la personalizzazione delle etichette con 135 espressioni dialettali, ha scatenato davvero un vespaio di polemiche. Ma, come riporta sempre il Corriere, "non è finita qui. Perché poi ci si mettono anche i 'puristi' delle diverse parlate.

A Trieste, per esempio, si sottolinea che l’unica espressione che può essere interpretata come tipica della città è 'femo festa!': 'suona' come triestino, ma non è particolarmente utilizzata nella vita di tutti i giorni. Nell’area del friulano, invece, c’è chi punta il dito sugli errori, da 'biel et bon' (dove la 'et' dovrebbe essere una 'e') a 'figòt' (parola dove non va l’accento)".

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