Tra i tanti regali che Papa Francesco riceve, ce n'è uno che l'ha sorpreso più degli altri: una carabina. L'arma è stata portata in piazza San Pietro e consegnata a mano da Varide Cicognani, titolare dell’omonima armeria di via Zampeschi, che ha così realizzato il suo sogno.
L'arrivo a Roma
Il fucile è arrivato da Forlì fino a Roma in una valigia "Avevamo avvisato il Vaticano che saremmo andati a effettuare questa particolare consegna – spiega Cicognani sul Resto del Carlino –, solo che la polizia italiana non lo sapeva e quando ci hanno visti con una valigetta che poteva essere sospetta, si sono allarmati e ci hanno fermato". Sicuramente un dettaglio positivo e non da trascurare. Passati i controlli di sicurezza , l'arma infatti era stata disattivata, "le guardie svizzere pontificie – prosegue Cicognani – ci hanno scortato fino al nostro posto riservato sul sagrato destro accanto alla scalinata della basilica".
L'incontro con Francesco
"È arrivato da noi verso le 11 – cpontinua sul Resto del Carlino, Cicognani –. Sapeva che gli sarebbe stato consegnato un fucile, ma è rimasto comunque sorpreso e incuriosito". Curiosità che ha spinto il Papa a domadare il motivo di quel particolarissimo dono: "Gli ho spiegato il motivo della mia scelta - dice l'armiere - Spesso si guardano le armi come oggetti di distruzione, uno strumento di guerra e di offesa. Invece i miei fucili, così come quello che ho donato al Papa, sono sportivi e per maneggiarli serve autocontrollo.
Soprattutto bisogna essere in pace con sé stessi. Francesco poi ha osservato a lungo i disegni: sul calcio c’erano raffigurati San Francesco, un ramoscello d’ulivo e una colomba e la croce di San Giovanni, detta la croce di Malta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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