Furbetti del cartellino indagati a Massa Carrara

26 arresti domiciliari e 70 indagati

Furbetti del cartellino indagati a Massa Carrara

Furbetti del cartellino appartenenti alla Provincia di Massa e al Genio Civile. Sono 70 gli indagati, di cui 26 arresti domiciliari e tre con divieto di dimora a Massa Carrara. L’accusa è “prassi di assenteismo ingiustificato”, durante ovviamente l’orario di lavoro. Gli indagati sono tutti impiegati della Provincia e del Genio Civile, i quali, invece di lavorare, andavano a fare la spesa, accompagnare i figli a scuola o addirittura, a svolgere altri lavori.

L’inchiesta, portata avanti dalla Procura di Massa, ha condotto a importanti risultati. Tra gli indagati infatti, ci sarebbero anche il comandante della polizia provinciale di Massa, l’autista del presidente della Provincia, dieci funzionari del Genio Civile e un messo notificatore. Completa la prestigiosa lista un ex assessore e consigliere comunale di Massa appartenente a Rifondazione Comunista.

Il procuratore di Massa, Aldo Giubilaro, ha sottolineato che “bisogna rivedere il sistema dei controlli, a fronte di un senso etico che va scemando””. E’ infatti emersa “l’esistenza di una lunga, consolidata e diffusa prassi di assenteismo ingiustificato, realizzato attraverso un sistematico e ingegnoso aggiramento delle regole che disciplinano il rapporto di pubblico impiego”.

Sono 110 i Carabinieri che questa mattina sono stati coinvolti in diverse perquisizioni a Massa, Carrara, Montignoso, Sarzana, Viareggio e Pisa. Le indagini erano iniziate nel novembre 2016 e terminate a maggio 2018.

Non è certo la prima volta che vengono scoperti i furbetti del cartellino, in questo caso è forse più eclatante il vedere cariche significanti ricorrere

a certi mezzucci per svolgere i propri interessi durante l'orario di lavoro pubblico. Come giustamente ha evidenziato il procuratore Giubilaro, il senso etico è completamente abbandonato, a favore del proprio tornaconto.

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