Decine di gatti scomparsi, spesso di punto in bianco, e mai più ritrovati dai rispettivi padroni. E nei tre casi in cui la ricerca ha avuto esito positivo, gli animali sono stati trovati decapitati. Opera di uno squilibrato o indizi di riti satanici? Sono le piste che gli inquirenti starebbero seguendo in queste ore (con la prima che appare ad oggi prioritaria) per far luce sugli episodi di violenza sui felini che stanno verificandosi sempre più di frequente negli ultimi due mesi in tutta la provincia di Lucca, in Toscana.
Stando a quanto riportato dai media locali, le segnalazioni avrebbero conosciuto un vero e proprio "boom": sarebbero più di venti i gatti spariti dallo scorso luglio ad oggi, tanto da indurre l'associazione animalista "Una zampa per Capannori" a presentare una formale denuncia ai carabinieri nei giorni scorsi. Una decisione, quest'ultima, maturata a seguito del ritrovamento del cadavere straziato di un gatto nella frazione lucchese di Saltocchio: all'animale era infatti stata tagliata la testa e il fatto che gli sia stata mozzata di netto esclude l'attacco di una bestia selvatica. Dietro c'era la mano di un essere umano, lo stesso che lo aveva ucciso e deliberatamente decapitato e che per sfogare ulteriormente la sua follia gli aveva anche mozzato le orecchie.
Nelle settimane precedenti due avvenimenti analoghi si erano verificati a Capannori (un Comune dell'hinterland di Lucca): un gatto di cinque anni e una gatta di sei (la cui scomparsa era stata denunciata in precedenza dai padroni) furono trovati orrendamente smembrati e in entrambi i frangenti la testa era stata recisa dal resto del corpo. La questione è approdata anche in consiglio comunale a Lucca, con il capogruppo locale di Sinistra Civica Ecologista che ha esposto la problematica in aula e il sindaco di centrodestra Mario Pardini (quest'ultimo proprio due giorni fa ha partecipato ad un'iniziativa di beneficenza a Lucca a sostegno del volontariato animale, ndr) avrebbe rinnovato l'impegno a monitorare la situazione, di concerto con le forze dell'ordine.
Sui fatti sta indagando anche la polizia, dopo le nuove denunce pervenute di recente. E i poliziotti avrebbero già individuato un potenziale sospettato, visto che in tutti e tre i luoghi in cui sono stati trovati i cadaveri decapitati dei mici alcuni testimoni avrebbero notato la stessa auto guidata da un uomo di mezza età. Le indagini stanno procedendo, anche per appurare il movente che possa aver originato azioni tanto crudeli.
Si pensa che si tratti di una persona con evidenti squilibri mentali. Ma non è esclusa l'ipotesi che conduce ad atti riconducibili al satanismo, dopo le "messe nere" segnalate anni fa proprio in Lucchesia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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