Il generale del governo a 5 stellette

Il generale del governo a 5 stellette

Ma il contegno, la disciplina, il senso delle istituzioni e dell'onore sono, per sempre, perduti? È possibile che un generale dei carabinieri, istituzione a garanzia di tutti i cittadini, prima del voto, con un'esplicita dichiarazione, accetti la proposta di incarico a ministro (dell'Ambiente) da parte di un sedicente candidato presidente del Consiglio di un governo che non ci sarà mai? Offerta (e non educatamente respinta) per pura propaganda elettorale, contro ogni regola e galateo istituzionale, tra l'altro?

Sergio Costa, già comandante regionale campano del corpo forestale dello Stato e ora generale di brigata dell'Arma dei carabinieri, ha dichiarato, come la vispa Teresa, negando quello Stato di cui si dice servitore, in nome di una fazione: «Da servitore dello Stato, qualora il premier incaricato ritenesse di indicarmi come possibile ministro dell'Ambiente, mi renderò disponibile». Benissimo. E, insieme, incredibile. Con l'aggravante, all'alto grado di responsabilità raggiunto, di coinvolgere pesantemente l'Arma che rappresenta, senza sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico, prima di tutto), ma limitandosi a prendere una licenza fino al 6 marzo.

Prendiamo atto, dunque, che Sergio Costa non è più il generale dei carabinieri degli italiani, ma dei Cinque stelle. Nulla quaestio. Si renda disponibile fin d'ora, come proclama. Chiedo allora al generale dei Cinque stelle di rinunciare alle stellette del corpo dello Stato cui apparteneva e di dimettersi immediatamente, accettando la scommessa sul futuro ministero, cui si dice pronto, fuori di ogni regola condivisa e in piena competizione elettorale. E chiedo al comandante generale Nistri di prendere atto delle sue dimissioni.

In attesa della nomina, potrà essere generale privato del partito Cinque stelle, o guardia privata del sedicente futuro presidente del Consiglio, con stipendio da funzionario di partito. In caso contrario il generale Costa, ora ex generale dell'Arma dei carabinieri, non è un uomo d'onore.

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