Genova, piazza De Ferrari inagibile per la cera degli anti-vaccini

Nel capoluogo ligure, la centralissima piazza De Ferrari è inagibile da 24 ore a causa della cera delle torce sciolta durante la fiaccolata degli anti-vaccini

Foto tratta da "genovaquotidiana.com"
Foto tratta da "genovaquotidiana.com"

A Genova, la centralissima piazza De Ferrari è impraticabile da 24 ore a causa di una spessa e scivolosissima patina di cera, che mette a rischio l'incolumità dei passanti. Colpa della fiaccolata di giovedì degli anti-vaccini, con centinaia di persone che hanno attraversato il centro della città per protestare contro l'oblligatorietà dei vaccini stabilita dal decreto Lorenzin.

Peccato che all'altezza di piazza De Ferrari, i manifestanti abbiano sciolto le loro torce e cosparso di cera il selciato, che il Comune sta provando a ripulire finora senza risultati.

Prima l'intervento degli operai della partecipata Aster, ora di una ditta specializzata. È la soluzione di emergenza sulla quale sta lavorando il sindaco Bucci, con il vice-sindaco Lilli Lauro che ha condannato il mancato intervento degli organizzatori per evitare l'accaduto.

"Chiedo che il Comune si faccia carico di un'azione risarcitoria nei confronti degli organizzatori della manifestazione - ha dichiarato l'esponente di Forza Italia - Nessuno mette in discussione il diritto alla protesta, ma l Comune deve vere la possibilità di tutelarsi. Non è giusto che i genovesi e i turisti si trovino ad avere disagi così rilevanti".

Per ammorbidire la cera, giovedì sera l'Aster aveva versato sulla parte della piazza ricoperta di cera 16 sacchi di sepiolite assorbente.

La sostanza ha agito per tutta la giornata, ma gli spazzoloni delle macchine che sono intervenute non sono riuscite a rimuovere "l'impasto". Constatata l'impossibilità di agire con i metodi tradizionali, il Comune ha ingaggiato una ditta specializzata nello svolgimento di pulizie di questo tipo.

Come documentato dal sito genovaquotidiana.com, gli addetti sono al lavoro per liberare la piazza dallo strano ingombro.

Il Comune ha comunicato che il costo della rimozione e dello smaltimento della cera sarà addebitato sul conto degli organizzatori, i quali fino a questo momento hanno preferito non commentare la vicenda.

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