In Germania vogliono depenalizzare l'incesto

Il Consiglio etico federale, al termine di una sofferta votazione, ha chiesto al Bundestag di depenalizzare il reato di incesto. Il Paese si spacca tra favorevoli e contrari

In Germania vogliono depenalizzare l'incesto

La scorsa settimana la Germania si è trovata spaccata in due per una richiesta particolare dell'Ethikrat, il Consiglio etico federale, un'istituzione governativa con poteri di consulenza, ma non decisionali. Dopo una voto sofferto con 14 favorevoli e nove contrari l'organo ha chiesto che venissero fatte delle modifiche all'articolo 173 del codice penale tedesco che regola il reato di incesto.

L'incesto va depenalizzato secondo l'Ethikrat perché "se c'è libero consenso e amore, il rapporto non può essere vietato e punito penalmente. E per quanto riguarda i rischi che l'eventuale prole nasca o cresca colpita da gravi malattie o ad altissimo rischio genetico di difetti e malformazioni, il tema può essere affrontato in colloqui chiari in consultori con le coppie incestuose, non da poliziotti che bussano all'alba".

In Germania il reato viene punito con tre anni di carcere, ma mediamente in un anno non vengono esaminati più di una dozzina di casi. Uno in particolare ha occupato le cronache dei giornali tedeschi negli ultimi mesi, spingendo a un dibattito molto acceso. Quello di Patrick e Susan, due ragazzi tolti alla famiglia e affidati a due orfanotrofi diversi. Non sapendo uno dell'esistenza dell'altro si sono conosciuti e hanno iniziato una relazione. Alla nascita del primo figlio un'infermiera, insospettita dalla coppia, ha chiamato la polizia. Dopo gli accertamenti è emersa la loro parentela.

Ora Patrick si trova in prigione e Susan ha perso l'affidamento dei quattro figli, tre dei quali nati con gravi problemi fisici e mentali. Secondo le ricerche, i nati da rapporti incestuosi, a causa dei geni in comune, rischiano tre volte più degli altri di nascere con malattie e malformazioni. Lo strascico legale tra la coppia di fratelli e lo Stato tedesco è arrivato fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che diede ragione allo stato tedesco sostenendo che la pena per l’incesto non viola la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

La richiesta dell'organo tedesco vuole avvicinare la Germania a Paesi come Francia, Belgio e Lussemburgo, dove i rapporti sessuali tra parenti stretti maggiorenni e consenzienti non sono punibili.

Anche nei Paesi Bassi, in Spagna e in Argentina l’incesto tra adulti è lecito così come non è esplicitamente vietato dalle leggi del Portogallo. In Italia invece l'articolo 564 del codice penale prevede fino a cinque anni di reclusione per chiunque commetta il reato di incesto.

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