Giallo sul passaporto di Touil: "L'ha prestato ai terroristi"

Secondo i tunisini, il marocchino avrebbe fornito il suo documento a un terrorista del commando del Bardo

Giallo sul passaporto di Touil: "L'ha prestato ai terroristi"

È giallo sul coinvolgimento di Touil, il marocchino fermato dalla polizia italiana con l'accusa di aver fatto parte dell'attentato di Tunisi. Secondo alcune alcune fonti tunisine, come riporta il Tempo, il contributo del ragazzo all'attentato al Bardo consisterebbe nell'aver fornito il proprio passaporto a uno dei terroristi. Con quel passaporto uno degli uomini del commando di fuoco si sarebbe dileguato indisturbato dopo l'attacco. Se la versione delle fonti tunisine fosse confermata, gli investigatori italiani potrebbero spiegarsi come il marocchino sia entrato in Italia da clandestino fornendo anche false generalità al momento del suo sbarco a Porto Empedocle. Elementi questi che per il momento non trovano riscontro nelle indagini delle autorità italiane.

Dopo aver fornito il suo contributo al commando, Touil, secondo quanto riferirebbero le autorità tunisine si sarebbe diretto in Libia per imbarcarsi su un barcone e arrivare in Italia tornando dalla sua famiglia che vive a Gaggiano. Insomma i dubbi sulla posizione del marocchino continuano a crescere ma a quanto pare le autorità tunisine hanno un altro profilo d'indagine ben diverso da quello italiano. Inoltre nel caos investigativo si aggiunge un altro tassello.

A quanto pare Abdel Majid Touil non era a scuola d’italiano il giorno dell’attentato, visto che l’istituto era chiuso sia il 18 marzo sia il giorno prima. Troppo poco per pensare che si sia spostato solo il giorno del Bardo, ovviamente, tanto più senza documenti,
ma la notizia sconfesserebbe l’alibi di ferro di cui si era parlato inizialmente.

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