È giallo sul testamento della Hack: l'eredità va tutta alla badante

Aveva disposto un lascito di 40mila euro per associazioni per gli animali. Diverse le disposizioni del marito

L'astrofisica Margherita Hack
L'astrofisica Margherita Hack

È giallo sull'eredità dell'astrofisica Margherita Hack, scomparsa ormai oltre un anno e mezzo fa. Il patrimonio della scienziata, oltre 500mila euro, è finito per intero alla badante Tatjana Gjergo per volontà del marito Aldo, deceduto il 26 settembre scorso.

Questa disposizione è stata dettata dal testamento dell'uomo. Testamento che però differiva dalle ultime volontà della Hack, espresse in altri due testamenti olografi, con cui la scienziata disponeva di devolvere importanti somme - due lasciti di 20 mila euro - in favore di associazioni di volontariato per la cura degli animali: l’Astad, il gattile di Giorgio Cociani e l’Enpa. Alla Gjergo, ricostruisce il quotidiano triestino Il Piccolo, sarebbero dovuti andare 100mila euro e la casa, "alla morte mia e di Aldo".

Sei giorni dopo la morte della scienziata, però, il marito avrebbe scritto un proprio testamento in cui disponeva che l'intero patrimonio venisse lasciato alla badante, che per lunghi anni ha assistito gli anziani coniugi, anche quando il marito era rimasto vedovo, solo e malato di Alzheimer.

Certo si trattava di un rapporto umano, quello tra la badante e la coppia, che andava al di là della collaborazione di lavoro. Il Piccolo riporta alcune battute della Gjerco risalenti all'estate 2013: "Margherita considerava me e mia figlia parte della famiglia. La conosco da quando mia figlia aveva 10 anni. Prima di entrare nella casa di Margherita abbiamo avuto un lungo rapporto di affetto e amicizia. E ora sto cercando di rispettare il suo desiderio, che stessi vicino a Aldo. Non mi ha mai considerato una donna di servizio e basta. Mi trattava come una di famiglia. E ora assisto Aldo come uno di famiglia".

Da parte delle associazioni di volontariato in favore degli animali arriva un tentativo di gettare acqua sul fuoco: "Avremmo voluto che si fossero realizzati i desideri di Margherita. Ma non solleveremo polveroni", dice Giorgio Cociani, presidente del Gattile cui erano stati promessi 20mila euro. Riferito alla signora Tatjana, afferma: "Bisognerebbe farle capire che non si è comportata nel modo in cui si sarebbe comportata Margherita. Ci siamo trovati di fronte a uno stravolgimento totale della volontà di Hack.

Margherita se n’è sempre fregata dei soldi e non sapeva di non poter disporre post mortem del suo patrimonio". Più schietta Franca Varridi Antonini, presidente dell’Astad: "Sono state tradite le volontà di Margherita. Rimane l’amarezza di vedere, dopo la sua morte, quanto bassa sia l’umanità...".

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