"Quello che dici è un po' tartufesco…", "Tartufesco sarai tu!". Culmina così la discussione tra Luca Telese e Massimo Giannini, ospiti della puntata di ieri sera di Otto e Mezzo. I due giornalisti, in collegamento con la padrona di casa Lilli Gruber, parlano della data e dell'opportunità di riaprire quanto prima il Paese, con il primo che spinge per fare presto e il secondo che è più prudente. Le loro opinioni diverse e contrastanti li portano dunque a scontrarsi nel nome del “tartufo”, o meglio dell'ipocrisia, dal momento che tartufesco significa appunto "ipocrita".
Tutto nasce dalla considerazioni espresse poco prima dal professore Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano: l'esperto, infatti, predica la prudenza circa la "fase 2" in cui le famiglie e le imprese italiane potranno tornare a vivere e a lavorare in normalità.
Quando Giannini prende la parola, esprime quello che è il suo punto di vista: "Tutto quello che stiamo chiedendo al professor Galli dovremmo invece domandarlo al governo, perché per poter ripartire, come giustamente chiedono le associazioni di categoria, occorrono tre requisiti fondamentali. In primis i dati, ma sui numeri non c'è omogeneità, perché purtroppo il rapporto tra contagiati reali e probabili-inconsapevoli è uno a dieci. Quindi, vi è un'incertezza tremenda". Dunque, il giornalista aggiunge: "Poi c'è un problema di diagnostica e di dispositivi. Quando noi parliamo di tamponi, di test sierologici, mascherine e di unità di terapia intensiva, parliamo di componenti sulle quali è responsabile il governo. Quindi si potrà riaprire quando tutte queste componenti saranno rese disponibili. E chissà quando lo saranno…".
Ma non è finita qui. Il conduttore radiofonico, infatti, commenta anche la situazione delicata delle aziende del Belpaese: "Il sistema delle imprese? Ci sono situazioni nelle quali i lavoratori lavorano in sicurezza, ma non sono universali. Le condizioni di sicurezza non ci sono ovunque, per cui è inutile continuare a porre la pur legittima domanda: 'qual è una data certa per ripartire?' La salvaguardia e la tutela della vita è più importante. Insomma, il tema da porre è dal governo, non agli esperti".
È qui che dopo aver mugugnato in precedenza, il collega interviene a gamba tesa con la seguente considerazione: "È un po' tartufesca questa cosa". E a stretto anzi strettissimo giro arriva la piccata replica del diretto interessato: "Tartufesco sarai tu! Cosa c'è di tartufesco in tutto questo? È il professor Galli a dover chiarire perché non ci sono i tamponi? È la scienza che deve dirlo o il governo?!".
Dunque Giannini chiosa: "Si deve chiudere e si deve mantenere chiuso perché,, al momento, tutte le misure che il governo ha messo in campo per contrastare l'emergenza economica, purtroppo non sono ancora disponibili. Questo è il grave, anzi gravissimo problema: la burocrazia sta bloccando tutto!".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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