Giardiniere in Irpinia, diventa jihadista dell'Isis

Dopo tre mesi di impiego partì per la Siria passando per Milano. Il coinvolgimento di Fatima Sergio, la "lady Jihad" che pontificava in tv da Barbara D'Urso

Giardiniere in Irpinia, diventa jihadista dell'Isis

Faceva il giardiniere, ha scelto di unirsi all'Isis e diventare un soldato del Califfo. Nell’ambito del processo contro Fatima Sergio, la “convertita” italiana che scelse di recarsi in Siria a combattere per Daesh emergono particolari inquietanti sulla capacità di arruolamento da parte delle cellule del terrorismo internazionale.

Il fatto emerso durante il dibattimento ha come sfondo i placidi colli dell’Irpinia. Arrivato in Italia da pochi mesi, un giovane marocchino s’era trovato un posto come giardiniere a Cervinara, piccolo comune dell’avellinese che conta poco meno di 10mila abitanti. Ci è rimasto per tre mesi in Irpinia, nessuno – a quanto pare – se ne ricorda benisssimo. Datori di lavoro e colleghi lo avrebbero descritto come un uomo riservato, grande lavoratore, all'apparenza pacato: un vero e proprio insospettabile. La sua permanenza in Campania non è durata molto, però. Fino a quando ha incontrato qualcuno che gli ha magnificato le lodi del Califfato, lo ha convinto a farsi terrorista per il Jihad e a partire verso la Siria. Siamo nel 2014.

Il viaggio dalla Campania al Medio Oriente sarebbe avvenuto tramite la tappa obbligata di Milano dove, a quanto pare, agirebbero un gruppo di “smistatori” di foreign fighters dall’Occidente fino agli scenari di guerra che vedono impegnate le bandiere nere di Daesh. Questi elementi sono considerati di fondamentale importanza dagli investigatori e dai magistrati per ricostruire le vie della guerra che attraversano l’Italia e che si dipanano lungo la scia di schede telefoniche estere (il marocchino ne avrebbe usata una turca per contattare un "gancio") e favoreggiatori internazionali.

Il coinvolgimento nelle reti della lady italiana della Jihad, Maria Giulia Sergio – che convertendosi ha assunto il nome arabo di Fatima – sembra accertato, da comprendere è il ruolo che la donna poteva rivestire. Il collegamento, infatti, sarebbe – come riferisce Il Mattino – nelle origini della madre della donna, avellinese proveniente da Domicella, centro che dista meno di 50 chilometri da Cervinara. Sia la Sergio che il giardiniere con il pallino della Jihad avrebbero fatto ricorso alla stessa organizzazione per raggiungere il sedicente Califfato.

Toccherà ai giudici, però, stabilire la verità sulla questione. Fatima Sergio, che è partita per la Siria dove attualmente si troverebbe, divenne famosa per la sua partecipazione ai talk show televisivi italiani in cui condannava gli usi e i costumi delle donne occidentali.

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