Se c'è in Italia un quotidiano che ha un rapporto intenso e stretto, quasi carnale, con i propri lettori è il Giornale, che proprio in questa giornata compie 47 anni.
Oggi che si abusa dell'inglese si definirebbe una community, ma io preferisco usare il termine famiglia. Perché c'è un sentimento reciproco che lega chi scrive con chi legge le sue pagine. Un'assonanza culturale ispirata ai principi liberali. Una visione comune sulle bellezze e gli orrori del mondo. Una tradizione che affonda le radici nel tempo e che accomuna.
Il Giornale è diventato grande proprio grazie a questo rapporto particolare, che lo rende diverso dalle altre testate. Da noi il lettore non solo ti legge ma ti loda quando è d'accordo e ti critica quando su questa o quella notizia, su questo o quel commento, su questo o quell'editoriale, la pensa in modo diverso. E, addirittura, si arrabbia se nell'epoca delle fake news, delle notizie propinate a gettito continuo che invece di informare disorientano, si convince che scrivi baggianate. Ed è giusto, perché è consapevole che il Giornale non è solo dei suoi editori, della redazione, ma anche il suo. Non potrebbe essere altrimenti: «L'unico padrone del giornalista è il lettore», diceva Montanelli.
Un lettore-editore che nel susseguirsi degli anni e nell'avvicendarsi dei direttori, non è mai cambiato. E oggi come allora è esigente, non fa sconti. Anche perché questo suo attaccamento alla testata, al desiderio di un'informazione che non si inginocchi all'omologazione, è il pilastro su cui si regge il Giornale. È la spinta principale che incoraggia i giornalisti di questo quotidiano a scegliere magari la strada più difficile e più rischiosa, per essere sempre e comunque fuori dal coro, a costo di restare soli.
Un'eventualità impossibile perché non lo saremo mai e poi mai, grazie proprio a voi: i nostri lettori. Per questo vi dedichiamo la serie di pagine celebrative settimanali che inizia oggi, con cui vogliamo ripercorrere le tappe del sodalizio che ci unisce.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.