Giulia Latorre si schiera a favore delle unioni gay

"Ho deciso di fare questo passo non per pubblicità, anzi forse è la cosa di cui ho meno bisogno, ma perché voglio dar e forza a quelle persone che hanno paura di mostrarsi per timore delle polemiche, degli insulti e delle conseguenze di un coming out". A scriverlo è la ventiduenne Giulia Latorre, figlia del marò Massimiliano Latorre, con una lettera indirizzata a OmofobiaStop in cui ha dichiarato apertamente la sua omosessualità.

La figlia del noto marò, che si dice orgogliosa di aver partecipato alle manifestazioni del 23 gennaio a sostegno del ddl Cirinnà, chiede provocatoriamente: "Cosa avremmo di diverso noi omosessuali? Siamo tutti esseri umani, abbiamo sentimenti, abbiamo un cuore, abbiamo la voglia e il diritto di essere felici! È chi ci giudica ad avere qualche problema. Perché le coppie gay, lesbiche non possono adottare un bambino? Per quale assurdo motivo? ". "Vi dirò di più: a mio avviso - aggiunge - ci sarebbe più amore nelle coppie gay che crescono un bambino, che in una coppia etero".

Giulia, poi, passa a parlare del padre per il quale sta lottando per avere giustizia "ma ormai ho capito una cosa: il mondo fa veramente schifo". “Ho deciso – prosegue - di fregarmene del parere della gente, e vivere felice la mia vita.. A te che ci giudichi: ti rabbrividisce una persona omosessuale? Mi spiace, ma il problema ce l’hai tu, non io. Quindi gira i tacchi”. Giulia invita i suoi coetanei a non vergognarsi soprattutto se non sono accettati dai genitori. “Si dovrebbero vergognare loro – scrive - di non accettare il proprio figlio, non voi di desiderare la vostra vita. Chi ci perde sono loro, non voi. Non demoralizzatevi, andate avanti”.

“Spero che chi di dovere capisca che le unioni civili sono indispensabili è una conquista di civiltà. E il 30 gennaio in occasione del Family Day, io – conclude - mi schiererò dalla parte giusta della storia e a favore dei diritti e delle unioni civili. Spero lo facciate anche tutti voi”.