Gorizia, 14 arresti per contrabbando internazionale di armi da guerra

Le operazioni, coordinate dall’Europol, hanno portato ad arresti in numerose città dell’Est Europa

Gorizia, 14 arresti per contrabbando internazionale di armi da guerra

Sono numerose le armi da guerra sequestrate in questi giorni durante un’operazione di Polizia, denominata “Kolumb”, che si è svolta a livello internazionale. Le indagini, coordinate dall’Europol, hanno visto il coinvolgimento dei Carabinieri del gruppo di Gorizia, della Guardia Civil spagnola e della polizia slovena e croata.

Tra le armi sottratte, tutte peraltro perfettamente funzionanti, si segnalano pistole, revolver, fucili semi-automatici, fucili automatici, fucili a pompa, mitragliatrici, kalashnikov, oltre a silenziatori, caricatori e proiettili di vario calibro.

Il comandante del Comando provinciale, Tenente Alessandro Carboni, come riportato da Euronews, ha così commentato il buon esito dell’operazione: “Si trattava di una pericolosa associazione a delinquere composta da cittadini sloveni, croati e bosniaci dedita al contrabbando di armi clandestine da guerra provenienti da paesi dell’ex Jugoslavia. Armi destinate ai mercati illegali di vari paesi europei attraverso il transito sul territorio italiano”.

Sono stati in tutto 14 gli arresti effettuati (5 croati, 4 sloveni, 4 bosniaci, ed 1 serbo), che hanno permesso di smantellare l’organizzazione criminale che gestiva questi traffici: per loro l’accusa di importazione, detenzione e trasporto di armi clandestine. I fermi sono stati effettuati in diverse località nelle quali agivano i malviventi, per la precisione Lubiana, Novo Mesto, Domzale, Litije, Trbovlje e Jesenice (in Slovenia) e a Zagabria (in Croazia).

In realtà le operazioni di indagine avevano avuto inizio già nello scorso 19 aprile, con l’arresto a Savogna d’Isonzo (Gorizia) di un cittadino bosniaco al volante di un’auto con targa svizzera: a bordo del veicolo una grande quantità di armi da guerra con matrice

abrasa. Addosso al conducente un bigliettino nel quale era indicato il percorso da seguire per portare l’armamento a destinazione: si era ricostruita così la tratta che dalla Slovenia avrebbe dovuto condurre fino a Barcellona.

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