L'allrme riguarda in particolar modo Roma il prossimo 2 di giugno. Il Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno ha infatti diramato una nota alle questure e alle prefetture in cui le mette in allarme per la situazione politica attuale. Che il dibattito si sia surriscaldato, non è certo una sorpresa. La caduta del governo Conte, l'incarico a Cottarelli (ora a rischio rinuncia) e le dure proteste di Legfa, FdI e M5S contro Sergio Mattarella sono ingredienti considerati potenzialmente esplosivi dai nostri servizi di sicurezza.
Il 2 giugno prossimo, festa della Repubblica, sia la Lega che il M5S hanno chiamato i rispettivi popoli alla mobilitazione contro le scelte del Quirinale. E anche il Pd ha annunciato di voler dimostrare la propria vicinanza al Colle con una manifestazione di piazza il 1 giugno. Così, scrive Repubblica, il ministero dell'Interno ha posto l'attenzione su Roma, luogo dove risiedono quasi tutte le amministrazioni dello Stato, ma anche altre città saranno sotto attenta osservazione.
A dir la verità, nella nota il dipartimento pone l'attenzione su possibili attacchi che gruppi radicali - dagli anarchici a quelli di estrema destra, ma anche
antimilitaristi o pacifisti - potrebbero mettere in campo. Magari sfruttando la confusione delle manifestazioni ufficiali. L'attenzione è stata rivolta anche alle sedi economiche di Milano e a quelle dell'Ue.
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