Al centro del dibattito in Gran Bretagna c'è un'idea per tutti i giovani: la cosidetta "eredità di cittadinanza". Una cifra - si aggirerebbe attorno alle 10mila sterline (circa 11mila euro) - che serva all'acquisto della prima casa, agli studdi o perché no all'avviamento di una attività o per un fondo pensione.
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La proposta è stata formulata dalla una commissione guidata da David Willetts, ex sottosegretario conservatore all’Istruzione, alla quale ha partecipato anche la direttrice generale della Confindustria e il segretario generale dei sindacati, come spiegano da Il Corriere della Sera. L'idea ha l'obiettivo di favorire dare un equilibrio tra i 50/60enni che hanno pensioni sicure e case di proprietà, (baby boomer), e i 20/30enne (millenial), ai quali si prospetta un futuro incerto. In un rapporto pubblicato dalla commissione si legge: "Le nuove generazioni sopportano più rischi e detengono meno beni dei loro predecessori: dobbiamo aggiustare questo squilibrio se vogliamo mantenere la promessa di una democrazia proprietaria".
Ovviamente la distribuzioni del credito di eredità di cittadinanza potrebbe aprire una voragine nei conti pubblici. Ma la commissione ha previsto il finanziamento della manovra attraverso una riforma della tassa di successione.
Già esistente in Gran Bretagna ma solo per eredità superiori al milione di sterline e tassate al 40 per cento. La commissione propone di tassare al venti per cento tutte le eredità fino a mezzo milione e al trenta quelle sopra tale soglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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